ADALGISO
Figlio primogenito di Suppone, conte di Parma, successe al padre sicuramente dopo il 9 maggio 882 (data in cui Suppone era ancora in vita: cfr. I. Affò, Storia di Parma,I, Parma 1792, p. 302).
Nell'agosto 885 riconobbe in Piacenza i diritti rivendicati dal diacono Gariberto su un terreno di proprietà regia (L. Schiaparelli, Documenti inediti dell'archivio capitolare di Piacenza,in Arch. stor. per le prov. parmensi,VII [1897-98, ma pubbl. 1903], p. 186), dichiarandosi nel documento conte di Piacenza.
Si noti che secondo il Manaresi (I placiti del "Regnum Italiae",I, Roma 1955, in Fonti per la Storia d'Italia,XCII, pp. 328-332) il documento in questione andrebbe invece collocato fra il dicembre 880 e il febbraio 881, cioè anteriormente alla morte del padre di A., Suppone, in quanto che A., pur dicendosi conte di Piacenza, non si sarebbe detto conte di Parma.
Nell'888-889, A. partecipò, nell'esercito di Berengario, alla guerra contro Guido, insieme con i fratelli minori Vilfredo e Bosone (cfr. Gesta Berengarii imperatoris,a cura di E. Dümmler, Halle 1871, p. 101). Il 20 Ott. 890 Berengario, dietro preghiera di A., concesse ad un vassallo di questo, certo Roperto, alcune terre nel contado di Reggio (cfr. L. Schiaparelli, I diplomi di Berengario I,Roma 1903, in Fonti per la Storia d'Italia,XXXV, pp. 35-37). In base a questo documento, il Dümmler ha fatto di A. un conte di Reggio (Gesta Berengarii,cit., p. 25 n. 4). La cosa non è improbabile e, se fosse sicura, se ne dovrebbe dedurre che A. avrebbe ereditato dal padre il potere ducale su una zona comprendente almeno tre comitati, quelli cioè di Piacenza, di Parma e di Reggio. Si ignora la data di morte di Adalgiso. Nel 911 gli era succeduto, come conte di Piacenza, il fratello Vilfredo.
Bibl.: S. Pivano, Le famiglie comitali di Parma dal sec. IX all'XI,in Arch. stor. per le prov. parmensi,n.s., XXII (1922), pp. 506-509.