Gopnik, Adam. – Scrittore e giornalista canadese (n. Philadelphia, Pennsylvania, 1956). Collaboratore del New Yorker dal 1986, dall’anno successivo ha curato la critica d’arte di questa testata, diventandone corrispondente da Parigi nel 1995. Da quest’esperienza è nato il testo Paris to the moon (2000; trad. it. 2011), sorta di diario sentimentale dei cinque anni trascorsi nella Ville Lumière; negli anni parigini P. ha inoltre pubblicato l’antologia letteraria Americans in Paris (2004) e il romanzo d’avventura The king in the window (2005), mentre della sua produzione più recente, animata da uno sguardo critico sul reale e da un eclettismo che lo ha portato a scrivere con intelligenza e profondità su temi eterogenei, vanno citati: Angels and ages: Lincoln, Darwin, and the birth of the modern age (2007; trad. it. Il sogno di una vita: Lincoln e Darwin, 2013), Through the children's gate: a home in New York (2007; trad. it. Una casa a New York, 2010), The table comes first: family, France, and the meaning of food (2011; trad. it. In principio era la tavola, 2012), Winter: five windows on the season (2012; trad. it. L' invenzione dell'inverno, 2016) e At the strangers' gate: arrivals in New York (2017; trad. it. Io, lei, Manhattan, 2019).