MÜLLER-GUTTENBRUNN, Adam
Scrittore austriaco, nato il 22 ottobre 1852 a Guttenbrunn in Ungheria, in una famiglia di contadini svevi, morto a Vienna il 5 gennaio 1923. Modesto impiegato, attirò su di sé l'attenzione di H. Laube ed ebbe successo con la sua continuazione del dramma Les Fourchambault di Augier: Des Hauses Fourchambault Ende (1881). Maggiore notorietà ancora gli venne dagli scritti polemici sul teatro viennese (Wien war eine Theaterstadt, 1885; Das Wiener Theaterleben, 1890; Dramaturgische Gänge, 1892), che coincidono in parte con la sua attività giornalistica e che gli procurarono il posto di direttore del Raimundtheater (1893-1896) e poi del Kaiser-Jubiläums-Theater (1898-1903) di Vienna. Più che al teatro (altri drammi: Irma, 1891; Aus Polenkreisen, oder Streber u. Ko., 1906), però, volse la sua attività all'arte narrativa rievocando di preferenza usi e costumi della sua terra natia (Götzendämmerung, 1908; Die Glocken der Heimat, 1910; Der Grosse Schwabenzug, 1913) e mostrando una predilezione per i romanzi ciclici (il romanzo in tre parti, Sein Vaterhaus, 1919; Dämonische Jahre, 1920; Auf der Höhe, che ha per protagonista il poeta Lenau).
Hanno carattere autobiografico le due pubblicazioni postume: Erinnerungen eines Theaterdirektors (1924) e Der Roman meines Lebens (1927, a cura del figlio Roderich Müller-Guttenbrunn).
Bibl.: F. E. Gruber, A. M. G., der Erzschwab, Lipsia 1921; Fr. Weresch, A.M. und seine Heimatromane, Temesvar 1927.