BIANCHI, Adamo
Nacque a Bergamo nel 1764. Non si hanno notizie in merito ai suoi studi musicali, ma nel 1785 fu nominato primo tenore della basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo. Molto apprezzato per la cristallina purezza dell'intonazione e per l'espressione del suo canto, esordì forse nel 1789 al Teatro Riccardi di Bergamo durante la stagione della Fiera, con l'opera di F. Bianchi Alessandro nelle Indie; ebbe successo e nella stessa stagione cantò ancora nell'opera Bertoldo e Bertoldino di G. Brunetti. Nel 1791 fu a Vienna, ove si distinse nella Morte di Cleopatra di S. Nasolini, e fu applauditissimo "sebbene avesse a competitore il Rubinelli" (Schmdl). Inesatta appare la sua partecipazione all'opera La morte di Semiramide, insieme con il celebre sopranista G. Crescentini, avvenuta a Bologna nel 1793 (in questa città cantò invece al Teatro comunale il 4 maggio 1803 nella Vendetta di Nino o La morte di Semiramide, insieme con Giuseppina Grassini, e subito dopo nella Vergine del Sole di G. Andreozzi).
Per più stagioni apparve come protagonista al Teatro alla Scala di Milano in opere di G. Tritto (1796), di Paisiello e di A. Salieri (1798) e nelle prime esecuzioni del Trionfo di Clelia di S. Nasolini (26 dic. 1798), degli Sciti di G. Nicolini (gennaio 1799), di Alonzo e Cora (carnevale 1803)e di Amor non ha ritegno (maggio 1804)di G. S. Mayr.
Nel maggio 1804, insieme con la Grassini, che godeva dell'amicizia di Napoleone, fu chiamato a Parigi, ove cantò al Teatro di corte, in occasione dell'incoronazione dell'imperatore; nel mese successivo partecipò alla cantata Teseo di V. Federici (su testo di V. Monti), eseguita il 3 giugno al Teatro alla Scala di Milano.
Nel 1805 cantò ancora al Teatro Riccardi di Bergamo nel Mitridate di S. Nasolini; non molto tempo dopo abbandonò il teatro per riassumere l'antico posto di primo tenore presso la basilica di S. Maria Maggiore. In quel periodo rinsaldò la sua antica amicizia con Simone Mayr, allora maestro di cappella di quella chiesa. Morì a Bergamo nel settembre del 1836.
Un necrologio conservato presso la Biblioteca comunale A. Mai della città (citato dal Geddo) ricorda sue tournées a Londra e a Madrid, non confermate, però, da alcuna altra fonte, e pertanto dubbie, mentre ignora le sue interpretazioni a Vienna e a Parigi.
Bibl.: G. Donati-Petteni,L'arte della musica in Bergamo, Bergamo 1930, p. 50; A. Geddo,Bergamo e la musica, Bergamo 1958, pp. 208, 339, 341; G. Gatti,Il Teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), II, a cura di G. Tintori, Milano 1964, pp. 16-18, 20 s.; L. Trezzini,Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, II, Bologna 1966, p. 13; F. J. Fétis,Biogr. univ. des musiciens, I, Paris 1860, p. 407; C. Schmidl,Diz. univ. dei musicisti, I, p. 178; Enc. della musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 257.