ADAMO di Ambergau
Valente prototipografo tedesco, nativo di Ambergau (Alta Baviera), svolse la sua attività di stampatore in Venezia per circa due anni. Nei colofoni delle sue edizioni si dice "doctus Adam" (la dottrina non era qualità frequente tra i prototipografi). La sua produzione fu infatti molto notevole, per scelta di grandi opere classiche, oltre che per numero (attesa la brevità del suo soggiorno tra noi). Emulando Sweynheim e Pannartz, esordiva nel 1471 con il De divinis institutionibus di Lattanzio (è la sola sua edizione che indichi il luogo di stampa, Venezia: "Presserat hunc primo mundi caput inclyta Roma / Post regina premit quippe colenda maris"). Seguirono un Virgilio, le Epistolae ad familiares di Cicerone, la Bibbia, volta in italiano, e le Elegantiolae di Agostino Dati, tutte stampe del 1471; da lui sottoscritte la prima, la seconda e la quinta. Nel 1472 stampava le Orationes di Cicerone; e sarà da aggiungere la Summa confessionum di s. Antonino, già assegnata ad altro tipografo ed ora rivendicatagli.
Hain gli attribuisce altre due opere a stampa, e altre tre il Proctor: il De vita tyrannica di Senofonte, volto in latino da Leonardo Aretino, Sette Salmi penitenziali e il Fiore delle canzonette di L. Giustiniani; ma i cataloghisti del British Museum, mentre ammettono, pur con qualche dubbio, che sia sua la prima, attribuiscono la seconda e la terza a Fiorenzo di Strasburgo. Non risulta abbia stampato altrove. La sua produzione è andata talvolta confusa con quella di Adamo di Rotwill.
Adoperò dapprima un carattere romano rozzo, poi un altro moderno e elegante, appartenuto a Fiorenzo di Strasburgo, e da A., in seguito, passato ai due Aurl, e un carattere greco irregolare, poi passato a Gabriele di Pietro.
Bibl.: K. Burger, The printers and publishers of the XV century, London 1902, sub voce; D. Reichling, Appendices ad Hainii-Copingeri Repertorium, bibliographicum, Indices, Monachii 1911, p. 253; Catalogue of books printed in the XV century now in the British Museum, V, London 1924, pp. XII, 188-189; VII, ibid. 1935, p. 1134; Gesamtkatalog der Wiegendrucke, IV, Leipzig 1930, n. 4321; VI, ibid. 1934, nn. 6701, 6766, 6808; VII, ibid. 1938, n. 8037; Indice generale degli incunaboli delle Bibl. d'Italia, I, Roma 1943, n. 1698; II, ibid. 1948, nn. 2780, 2811, 2925, 3336, 3927; III, ibid. 1954, nn. 4214, 5338, 5622; R. Proctor, The printing of Greek in the XV century, Oxford 1900, pp. 34 s., 131; K. Haebler, Die deutschen Buchdrucker des XV. Jahrhunderts im Auslande, München 1924, p. 104; T. Accurti, Aliae editiones saeculi XV pleraeque nondum descriptae, Florentiae 1936, n. 2086; G. Mambelli, Gli annali delle edizioni virgiliane, Firenze 1954, n. 7.
Per le indicazioni più propriamente biografiche si veda: Allgem. deutsche Biogr., I, Leipzig 1875, sub voce, che però lo unifica, sia pure dubitativamente, con Adamo di Rotwill.