addimorare
. Usato da D. una sola volta (frequente invece l'uso di ‛ dimorare ': v.), in Rime XLIX 13 ne lo meo gire e addimorando, / gentil mia donna, a voi mi raccomando, col significato di " stando lontano " (Contini); stesso significato il verbo ha in molti esempi del Due-Trecento (cfr. tra gli altri Enzo re Amor mi fa sovente 5; Chiaro Gravosa dimoranza 3, dove è da notare, come nella rima dantesca, la ripresa del precedente sostantivo addimoranza).