addobbare
. Propriamente " abbigliare ", " vestire con sfarzo ". D. usa il verbo, con valore figurato, a proposito dello splendore di cui son rivestite le anime del cielo di Marte: O Elïòs che sì li addobbi! (Pd XIV 96). Chiosa Benvenuto: " idest qui ita adornas istos splendore! "; e il Buti: " Che sì li adorni questi spiriti di splendore! ". Ma alla scelta della parola D., oltre che dalla rima, fu forse tratto dalla coscienza che egli aveva della sua origine (francese adober, " armare cavaliere "); si tratta infatti di anime di combattenti per la fede.
Il verbo è anche presente, in senso proprio e con costruzione riflessiva, in Rime dubbie XXX 7 la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e da molti altri uccei accattò penne; / e addobbossi.