ADIADOCOCINESI dal gr. ἀ privativo, διάδοχος "successivo" e χινήσις, "movimento")
Consiste nella perdita della capacità di eseguire rapidamente una serie di movimenti antagonistici, ad esempio quelli di pronazione e di supinazione.
Questo disturbo fa parte, insieme con l'asinergia (v.) e la ipermetria (v.), della triade sintomatica caratteristica, secondo Babinski, delle lesioni cerebellari.
L'uomo sano è in grado di eseguire detti movimenti l'uno dopo l'altro, con grande rapidità; il cerebellare, pur potendoli eseguire isolatamente, non è in grado di compierli con successione rapida. Perché si possa dichiarare che esiste adiadococinesi, bisogna essersi accertati prima, che, per assenza di ogni disturbo motorio, l'individuo sia in grado di compiere con lentezza il movimento semplice che gli si chiede di fare.
L'adiadococinesia può essere bilaterale ed unilaterale; in questo secondo caso risiede dal lato stesso della lesione del cervelletto.
La lesione cerebellare, però, non ostacola la successione rapida di certi movimenti indipendenti dalla volontà (ad esempio la trepidazione epilettoide e i diversi tremori), bensì la successione rapida dei movimenti volontarî.