adolescenza
L’età della vita interposta tra la fanciullezza e l’età adulta; il termine include sempre un riferimento più o meno diretto ai fenomeni psichici e fisiologici che sono caratteristici di questa età di formazione. L’a. è differentemente limitata nei due sessi: nella donna è per lo più compresa tra gli 11 e i 19 anni; nel maschio tra i 12 e i 20.
L’a. è fondamentalmente caratterizzata dall’avvento della pubertà e da modificazioni somatiche, neuro-endocrine e psichiche. Nei due sessi, con caratteristiche quantitative diverse, si osserva l’allungamento del corpo, l’aumento di massa dei vari organi (cuore, polmoni, fegato, ecc.), la riduzione del sistema linfatico. Nelle femmine si ha l’ammorbidimento della cute, il prevalere del deposito di adipe alle cosce e ai fianchi, lo sviluppo delle mammelle, la comparsa dei peli limitata al pube e alle ascelle, le modificazioni di forma dell’utero e di lunghezza della vagina e, infine, la comparsa della mestruazione. Nei maschi lo sviluppo dei peli è esteso anche al mento, alle guance e al labbro superiore e spesso al petto; la laringe si modifica e determina il cambiamento della tonalità della voce; si verifica inoltre la pigmentazione dei genitali esterni e la spermatogenesi. L’a. è accompagnata da molteplici fenomeni endocrini: netto aumento dell’attività funzionale del lobo anteriore dell’ipofisi cui fanno riscontro un aumento di volume e una maggiore attività non solo delle gonadi ma anche della tiroide e dei surreni. Il timo e la ghiandola pineale, invece, subiscono una regressione. Il periodo dell’a. è particolarmente problematico, anzitutto per il rapporto dell’adolescente col proprio corpo. La prima mestruazione è, per la donna, un’esperienza psicologica fondamentale; per l’uomo, la maturazione dei caratteri sessuali costituisce in misura minore una fonte di ansia.