HITLER, Adolf (XVIII, p. 509)
In seguito a una legge, deliberata dal consiglio dei ministri (in base alla delega quadriennale dei pieni poteri fatta dal Reichstag) già nella notte e resa nota il mattino del 2 agosto 1934, la carica di presidente del Reich tedesco e quella di cancelliere vennero unificate, e i poteri del presidente vennero attribuiti al H. Questi però non volle assumere il titolo di presidente del Reich, dichiarando che questo titolo doveva rimanere legato indissolubilmente al nome di Hindenburg. Il titolo del H. è invece quello di Führer e cancelliere del Reich.
Il plebiscito con il quale fu chiesta la conferma popolare a questa legge ebbe luogo il 19 agosto e diede i seguenti risultati: iscritti, 45.202.667; votanti, 43.267.821 (95,7%); sì, 38.124.030 (84,3% degl'iscritti; 83,1% dei votanti); no, 4.275.248; nulli, 868.543.
Da allora sempre più i fatti della vita di A. Hitler sono i fatti e le vicende del terzo Reich (v. germania: Storia, App.). Da ricordare però in modo particolare sono, per la persona del H., la sua assunzione diretta del comando di tutte le forze armate del Reich (4 febbraio 1938), la sua azione per l'Anschluss (v. austria: Storia, App.) e il suo viaggio in Italia dal 3 al 9 maggio 1938.