WACH, Adolf
Giurista, nato a Kulm (Prussia Occidentale) l'11 settembre 1843, morto a Lipsia il 4 aprile 1926. Insegnò successivamente nelle università di Rostock (1869), Tubinga (1871), Bonn (1872), e quindi a Lipsia dal 1876 fino alla morte. S'occupò anche di diritto penale, ma il suo maggiore contributo alla scienza giuridica è nel campo del diritto processuale.
Grande fu la sua influenza sulla letteratura processualistica germanica: la costruzione dottrinale del processo civile, regolato dal codice (ZPO) del 30 gennaio 1877, è, in gran parte, dovuta a lui e assai notevoli sono i suoi Vorträge Über die Reichs-Zivilprozessordnung (Bonn 1879, 2ª ed. 1896), in cui il nuovo codice è inquadrato negli sviluppi storici, dogmatici e critici della scienza processualistica. Fondamentale, per quanto incompleto, è pure il Handbuch des deutschen Zivilprozessrechts (I, Lipsia 1885). A controbattere le critiche suscitate dal nuovo codice, il W. dedicò gran parte della sua attività successiva (cfr. Grundfragen und Reform des Zivilprozesses, Berlino 1914). Tra le altre opere ricordiamo: Der Arrestprozess in s. geschichtl. Entwicklung, parte 1ª: Der italienische Arrestprozess (Lipsia 1868), Die Reform der Freiheitsstrafe (ivi 1890), Die Mündlichkeit in dem Entwurf der österreichischen Zivilprozessordnung (Vienna 1895), Zur Lehre von der Rechtskraft (in coll. con P. Laband, Lipsia 1899), Bankerutt und die verwandten Delikte (in collab., in Vergl. Darstellung des d. u. ausl. Strafrecht, Berlino 1906), Struktur des Strafprozesses (Monaco 1914). Curò la 5ª e 6ª ed. di Der römische Zivilprozess und die Aktionen di F. L. v. Keller (Lipsia 1876-1883), e collaborò intensamente alla Zeitschrift für deutschen Zivilprozess e all'Archiv für die zivilistische Praxis. La sua autobiografia è in Festgabe der Deutschen Juristenzeitung zum leipziger Universitätsjubiläum (Lipsia 1909).
Bibl.: R. Schmidt, A. W., in Zeitschr. f. d. Zivilpr., 1926; E. Jacobi, A. W., in Deutsche Juristenzeitung, 1926.