CAMPETTI, Adolfo
Nato a Lucca il 2 luglio 1866 da Virginio e da Paolina Lucchesi, compì gli studi universitari a Pisa, dove fu allievo di Enrico Betti, ed ivi conseguì la laurea in fisica nell'anno 1888.
A parte due brevi lavori giovanili di fisica matematica, tutta la copiosa produzione scientifica del C. si svolse nell'ambito della fisica sperimentale. Iniziò la sua attività a Torino, sotto la guida di A. Naccari, nel 1890; conseguì nel 1901 la libera docenza in fisica sperimentale e tenne per incarico l'insegnamento della chimica fisica, di cui raccolse le lezioni in un Compendio di chimica fisica ed elettrochimica (Milano 1909, 2 ed. ampliata 1927).
Il C. si dedicò all'approfondimento del meccanismo fisico dell'elettrolisi e ai fenomeni connessi con le soluzioni, dedicando a tali problemi diverse pubblicazioni: sulla trasformazione dell'energia in alcune pile (Atti della Accademia delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche, XXVII [1891-92], pp. 369-83); sui fenomeni termici nell'elettrolisi (ibid., XXVIII [1892-93], pp. 308-28); sulla differenza di potenziale tra le soluzioni acquose ed alcooliche di un medesimo sale (ibid., XXIX [1893-94], pp. 40-58, 140-60); sull'influenza della temperatura sulla velocità degli ioni (ibid., XXXII[1896-97], pp. 735-45); sulle relazioni tra solubilità e calore di soluzione (Nuovo Cimento, II[1901], pp. 125-29); sulla polarizzazione di magnesio in soluzioni alcaline (ibid., pp.268-271); sulla variazione del grado di dissociazione elettrolitica con la temperatura (Atti della Accademia delle scienze di Torino, XI, [1904-05], pp. 155-63; XLII [1907-08], pp. 639-62); sull'equilibrio di coppie di liquidi parzialmente miscibili (Nuovo Cimento, n.s., VI [1913], pp. 379-417); sui calori specifici di alcune miscele liquide binarie (ibid., VII [1914], pp. 97-107, e Atti della Accademia delle scienze di Torino, LII [1916-17], pp. 114-21); su conducibilità e assorbimento dei vapori di sodio (Nuovo Cimento, s. 6, XVI [1918], pp. 115-38); sul potenziale di eccitazione per gli elettrodi nella miscela di vapori sodio-potassio (Rend. d. Acc. d. Lincei, classe di scienze fisiche, s. 5, XXIX [1920], pp. 385-88); sul potenziale di risonanza e ionizzazione nei vapori misti di sodio e potassio con mercurio (ibid., XXX [1931], pp. 261-63, 360-63). Alcune ricerche sono in collaborazione.
Il C. studiò anche vari aspetti della dispersione dell'elettricità nei vapori di sodio (Atti d. Acc. d. scienze di Torino, XI, [1904-05], pp. 55-64), in vari gas a temperatura elevata (ibid., XLII [1906-07], pp. 47-60) e nell'atmosfera (Nuovo Cimento, s. 6, XIX [1920], pp. 222-27). Dal 1909 partecipò con impegno al lavoro organizzato dalla Società italiana di fisica per promuovere un aggiornamento sui progressi della fisica mediante regolari rassegne concernenti i vari settori della ricerca, pubblicate sul Nuovo Cimento;egli diede numerosi contributi riguardanti particolarmente la termodinamica e la chimica fisica.
Vinto nel 1920 il concorso per l'università di Sassari, il C. fu nel periodo 1921-22 direttore dell'istituto di fisica dell'università di Siena. Si trasferì a Catania nel 1923 e dal 1929 fu a Pavia, dove terminò l'insegnamento per limiti di età nel 1936. In quest'ultimo periodo, studiò gli spettri di scintilla mediante la fiamma, esponendo i suoi risultati in una serie di lavori pubblicati dal 1922 al 1929 sul Nuovo Cimento e negli Atti dell'Accademia Gioenia di Catania. Diede poi un notevole contributo alla controversa questione degli spettri di banda degli alogeni nella scarica positiva da punta con un lavoro apparso ancora negli Atti dell'Accademia delle scienze di Torino (LXX[1934-35], pp. 618-31), di cui dal 1932 fu socio corrispondente.
Morì a Pavia il 26 febbr. 1947.
Bibl.: G. Polvani, Ilcontributo ital. al progresso della fisica negli ultimi cento anni, in Un secolo di progresso scient. italiano, I, Roma 1939, pp. 602, 664; J. C. Poggendorff, Biographisch-literar. Handwörterbuch zur Geschichte der exacten Wissenschaften..., IV, p. 216; V, I, p. 200 (contiene l'elenco dei lavori e brevi notizie).