CANCANI, Adolfo
Geofisico, nato a Roma il 18 febbraio del 1856, e morto il 29 maggio 1904. Dedicatosi presto agli studî geofisici, svolse la sua carriera nell'Osservatorio geodinamico di Rocca di Papa e nel R. Ufficio centrale di meteorologia e geodinamica. Lasciò parecchi lavori, soprattutto nel campo sismologico. A lui si devono nuovi ingegnosi apparecchi per la segnalazione e la registrazione dei terremoti. In base alla teoria matematica dell'elasticità, formulò e sostenne il concetto che nella propagazione dei terremoti abbiano parte due sistemi di onde, le longitudinali e le trasversali, aventi velocità diverse, avviandosi così alla soluzione del problema d'importanza capitale: "mediante l'analisi del tracciato di un sismografo determinare la distanza a cui è avvenuto il terremoto dalla stazione". Il C. si occupò pure del fenomeno acustico-sismico dei rombi o brontidi. In suo onore il sismologo ungherese Kövesligethy ha chiamato equazione Cancani l'espressiome matematica della relazione fra i gradi della scala empirica dell'intensità dei sismi e le corrispondenti accelerazioni, relazione che era stata genialmente intuita e formulata dal C., nel Congresso internazionale dei sismologi a Strasburgo del 1903.
Bibl.: A. C., in Boll. d. Soc. sismol. ital., X, Modena 1904.