Consolini, Adolfo
Italia • Costermano (Verona), 5 gennaio 1917- Milano, 20 dicembre 1969 • Specialità: Lancio del disco
È stato uno dei più grandi personaggi di tutto lo sport italiano. Bandiera dell'atletica italiana dal 1938 al 1960, fu scelto per leggere il giuramento degli atleti nella cerimonia di apertura della Olimpiade di Roma, la quarta a cui Consolini partecipava. Nato da famiglia di agricoltori, iniziò la sua attività sportiva a 20 anni lanciando la pietra in una leva atletica che doveva selezionare alcuni giovani per una gara provinciale. L'anno dopo era già quinto nel lancio del disco agli Europei del 1938. Come pronosticatogli dal tecnico americano Boyd Comstock, fu primatista del mondo. Ottenne il primo titolo con 53,34 m nel 1941 e poi altri due nel 1946 con 54,23 m e nel 1948 con 55,33 m. Fu tre volte campione europeo (1946, 1950 e 1954) e una volta, nel 1948 a Londra, campione olimpico. La guerra gli aveva precluso un primo successo, ma nel 1952 a Helsinki fu secondo, nel 1956 sesto e nel 1960, a 43 anni, diciassettesimo. Fu il suo addio al palcoscenico internazionale. Continuò a lanciare per diletto e nel 1969, anno della morte, dovuta a un cancro, raggiungeva ancora i 43 m. Per la sua generosità e semplicità, in campo e fuori, fu chiamato il 'gigante buono'. Fu 50 volte azzurro e 15 volte campione d'Italia. Ebbe anche una carriera cinematografica interpretando, nel 1954, il ruolo di un giovane antifascista, Maciste, in Cronache di poveri amanti, di Carlo Lizzani, tratto dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini.