GASPARY, Adolfo
Filologo e letterato, nato a Berlino il 23 maggio 1849. Venne più volte in Italia e a Napoli conobbe e strinse amicizia con Francesco De Sanctis, che non fu senza influenza sulla sua educazione letteraria e le cui dottrine critiche egli contribuì a divulgare in Germania. Fu lettore d'italiano all'università di Berlino; conseguita la libera docenza, nel 1880 ebbe la nomina di professore di letterature romanze a Breslavia, e di là nel 1891 fu chiamato a Gottinga. Ma per le sue condizioni di salute, nella notte dal 16 al 17 marzo 1892, si tolse la vita.
Si hanno di lui alcuni articoli di letteratura italìana sparsi in varie riviste, due memorie sul dialetto napoletano (in Archiv für das Studiun der neueren Sprachen), e il volume La scuola poetica siciliana (traduzione in italiano dì S. Friedmann, Livorno 1882) che nonostante i progrediti studî sull'argomento, è ancora utile per i raffronti tra la poesia italiana e la provenzale e le generali caratteristiche di quella. Maggiore importanza ha la Storia della letteratura italiana (Geschichte der italienischen Literatur, I, Berlino 1884; II, ivi 1888; versione italiana del 1° volume di N. Zingarelli, 2ª ediz., Torino 1914; del 2° vol. di Vittorio Rossi, 2ª ediz., Torino 1901-02), rimasta interrotta al periodo del Rinascimento. È opera pregevole non solo per la copia delle informazioni, ma anche per l'acutezza della sintesi critica.
Bibl.: A. Tobler, in Archiv für das Studium der neueren Spr., LXXXVIII, pp. 386-393; N. Zingarelli, Prefazione alla 2ª ed. cit. della Storia della letteratura italiana; per le relazioni col De Sanctis, v. La Critica, XII, p. 67.