ADOLFO I arcivescovo di Colonia
La data della sua nascita è incerta; morì in Neuss, il 15 aprile 1220. Appartenne alla casa dei conti di Berg, che, in meno di un secolo (1131-1225), occuparono cinque volte la sede arcivescovile di Colonia. Figlio del conte Everardo e preposto del capitolo del duomo, egli successe all'arcivescovo Bruno, suo zio, dimessosi nel 1193 sotto la pressione di Enrico VI. Come Bruno, anche A. fu il capo dell'opposizione renana contro gli Staufen. Combatté il piano di successione di Enrico VI e, soltanto dopo averla a lungo contrastata, riconobbe l'elezione a re di Federico II (1196). Anzi, promosse l'elezione del guelfo Ottone IV ad anti-re (9 giugno 1198) e lo incoronò il 12 luglio, in Aquisgrana. A. rimase fedele a Ottone IV, finché Filippo di Svevia non prese il sopravvento; allora (nov. 1204) passò dalla parte di quest'ultimo e lo incoronò in Aquisgrana il 6 gennaio 1205.
In pena di ciò, il 19 giugno 1205, per ordine di Innocenzo III, fu scomunicato e deposto. Ne derivò uno scisma, avendo i suoi avversarî nominato il preposto Bruno, mentre A. si trattenne nel territorio di Colonia sino all'uccisione di Filippo (1208). In seguito, si dovette accontentare di un assegno. Venuti poi a contrasto Ottone IV e Innocenzo III, il legato di questo, l'arcivescovo Sigfrido di Magonza, restituì ad A. nel 1211 il suo posto; ma non avendo il papa approvato il provvedimento, fu nominato arcivescovo il nipote di A., Engelberto (1216), ed A. dové ritirarsi a vita privata. Se egli fu uno strumento del re inglese Riccardo Cuor di Leone, tenne conto però anche degl'interessi commerciali di Colonia in Inghilterra.
Bibl.: Boehmer-Ficker-Winkelmann, Regesta imperii, V; Annales colonienses maximi (detti anche Chronica regia Coloniensis), ed. G. Waitw in Monum. Germaniae Histor., Script., XXIV, Hannover 1879; E. Winkelmann, Philipp von Schwaben und Otto IV, Lipsia 1873-78, voll. 2; id., Kaiser Friedrich II, I, Lipsia 1885; A. Hauck, Kirchengeschichte Deutshlands, IV, Lipsia 1913; Regestum D. Innocentii III Papae super negotio Romani Imperii (Codices e Vaticanis selectis), XVI, Introduzione di W. M. Peitz, Roma 1928.