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TOMMASI, Adolfo

di Nello Tarchiani - Enciclopedia Italiana (1937)
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TOMMASI, Adolfo

Nello Tarchiani

Pittore, nato a Livorno il 25 gennaio 1851, morto a Firenze il 5 ottobre 1933. Di famiglia amica e ospitale ai "macchiaioli" (v.), compiuti in patria gli studî liceali e studiatovi il disegno, a Firenze si dedicò alla pittura col paesista Carlo Markò figlio e all'Accademia, disertandola ben presto per frequentare il Fattori, il Lega, il Signorini. Nel 1880 espose a Torino Dopo la brina: un vasto campo di cavoli, che sollevò una polemica tra Panzacchi, Cecioni e Signorini; e continuò a dipingere paesi e marine con schietta sincerità. Dopo non felici tentativi di impressionismo e plenarismo alla francese, tornò alla tradizione toscana; ma specialmente in una serie di pastelli, rievocanti vecchie ville italiane, ricercò taglio decorativo ed espressione poetica. Dopo una sosta impostagli da una malattia nervosa (1907-1911) riprese a dipingere, e tra l'altro eseguì una serie di vedute delle ville lucchesi, oltre che paesi e marine, più nella nuova maniera decorativa che nella tradizionale, post-macchiaiola. Finché nel 1925 la tarda età e la ripresa della malattia lo costringevano a un riposo assoluto. Fu insegnante di disegno all'Accademia navale di Livorno; partecipò alle più importanti esposizioni italiane e straniere, e a quelle di Venezia fino al 1907; fece varie mostre personali a Firenze e a Livorno. Opere sue sono possedute dalle gallerie di Roma, Firenze, Milano, Livorno, e da gallerie straniere.

Bibl.: G. Menasci, A. T., in Bollettino di Bottega d'arte (V, 4), Livorno, aprile 1926; Il pittore A. T. (necrologio), in La Nazione, Firenze, 25 ottobre 1933; (A. Antony De Witt), Mostra retrospettiva del pittore A. T., ibid., aprile 1934; id., A. T., in Illustrazione toscana e dell'Etruria, maggio 1934. V. anche bibl. alla voce tommasi, ludovico.

Vedi anche
Plinio Nomellini Pittore (Livorno 1866 - Firenze 1943). Allievo di G. Fattori, dopo un esordio macchiaiolo, si accostò alle soluzioni neoimpressioniste sviluppando, accanto ai paesaggi, tematiche d'ispirazione sociale e d'intonazione simbolista (Marina Ligure, 1891, Firenze, coll. A. Nomellini; Gente Nuova, 1909, Genova, ... Silvestro Léga Léga, Silvestro. - Pittore (Modigliana 1826 - Firenze 1895), allievo prima di E. Pollastrini, poi di L. Mussini e di A. Ciseri, rimase per parecchi anni fedele alla maniera accademica dei suoi maestri, ma da Mussini apprese soprattutto l'amore per i primitivi e per un disegno e un colore limpidi e puri. ... Francesco Giòli Giòli, Francesco. - Pittore e scultore italiano (Settimo di Cascina, Pisa, 1864 - Firenze 1922), scolaro di E. Pollastrini, esordì con la pittura storica (Carlo Emanuele I, 1869). S'accostò in seguito ai macchiaioli con Angelus, Incontro, Passa la processione (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), ... Signorini, Telemaco Pittore (Firenze 1835 - ivi 1901). Tra le più significative personalità del gruppo dei macchiaioli, di cui fu anche teorico, dipinse impressioni urbane e paesaggistiche (Novembre, 1870) e opere animate da un pungente verismo (Sala delle agitate, 1865), giungendo nell'ultimo periodo a effetti di accentuato ...
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    Chiara Ulivi Nacque a Livorno il 25 gennaio 1851 da Giuseppe e da Maria, anche lei Tommasi (La presenza dei Tommasi, 2004, p. 11). Giuseppe era collezionista e amico di artisti tra cui Carlo Markò senior. Incoraggiò il figlio a prendere lezioni da Cesare Bartolena, e, dopo che si trasferì con la famiglia ...
  • Tommasi, Adolfo
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    Pittore (Livorno 1851 - Firenze 1933). Legatosi dapprima con i macchiaioli, si accostò poi all'impressionismo giungendo ad elaborare uno stile vivace e brillante dagli improvvisi tocchi di luce. Suo cugino Angiolo (Livorno 1858 - Torre del Lago 1923), pittore, dipinse, accostandosi alla maniera dei ...
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