VENTURI, Adolfo
Astronomo e geodeta, nato a Firenze il 22 settembre 1852, morto a Palermo il 28 dicembre 1914. Si laureò in matematiche nel 1875 a Pisa, dove frequentò la Scuola normale superiore, diretta in quel tempo da E. Betti. Insegnò matematica nel liceo di Como dal 1876 al 1887. A questo periodo, il più intenso della sua attività, appartengono il lavoro, suggeritogli da G. V. Schiaparelli, Metodo di Hansen per calcolare le perturbazioni dei piccoli pianeti, nel quale perfezionò edestese il metodo stesso, e l'altro: Le perturbazioni assolute di Feronia prodotte dall'attrazione di Giove, nel quale passò ad applicarlo; lavori che gli valsero, nel 1886, il premio reale dei Lincei per l'astrono1nia. Sul finire del 1887 vinse il concorso per la cattedra di geodesia dell'università di Palermo, dove si segnalò subito con le sue brillanti lezioni di geodesia e di meccanica celeste e, nel campo delle osservazioni, con svariati e poderosi lavori.
In varie operazioni astronomico-geodetiche, nelle ricerche sul coefficiente di rifrazione in Sicilia, e soprattutto nelle determinazioni di gravità relative, fatte nella parte occidentale della Sicilia (quella orientale veniva esplorata da A. Riccò) si rivela osservatore coscienzioso e sagace, guidato sempre da un sano realismo. Queste determinazioni, compiute dal 1899 al 1910 (i cui resoconti si possono leggere negli Atti della R. Accad. di Palermo e in quelli dei Lincei), rispecchiano nitidamente le caratteristiche generali di gravità dell'isola. Tra i fatti più notevoli risultò un'area di anomalie negative (secondo P. Bouguer) nella regione centromeridionale. Siffatte determinazioni, riprese ed estese dopo trent'anni (1929), hanno confermato quest'area, dentro la quale, come nota R. Fabiani, ha il maggior sviluppo la formazione gessoso-solfifera (Miocene) e si trovano i più importanti depositi di salgemma. Alle ricerche gravimetriche si riconnette lo studio del V.: Gli integrali generali del moto del bipendolo in relazione a movimenti orizzontali del supporto (1911); e già egli era passato a occuparsi sperimentalmente, con metodi interferenziali, della dibattuta questione dell'oscillazione della mensola a muro, quando la morte lo colse.