MICHAELIS, Adolph
Archeologo, nato a Kiel il 22 giugno 1835, morto a Strasburgo il 13 agosto 1910. Insegnò nelle università di Tubinga e di Strasburgo; fu membro della direzione dell'Istituto archeologico germanico di Roma. Il M. fu uno degli ultimi rappresentanti del concetto umanistico dell'archeologia, prima che il progresso stesso della scienza ne rendesse inevitabile il frazionamento attraverso la specializzazione.
Il M. padroneggiava in egual modo l'archeologia figurata, la mitologia e l'epigrafia, come la filologia classica e la storia antica. In ogni lavoro di gran mole si cela il pericolo di cristallizzare la mente per troppo tempo attorno a un unico tema: l'oscuro istinto di questo pericolo impedì forse al M. di darsi a opere di lunga lena, incanalandone la feconda attività in numerosissimi articoli di riviste scientifiche. Pochi sono perciò i suoi volumi: tra essi ricordiamo: Der Parthenon (Lipsia 1871); Archaeo logische Entdeckungen des 19. Jahrhunderts (Lipsia 1906-1908; trad. italiana: Un secolo di scoperte archeologiche, Bari 1912), nel quale è riassunta la storia del progresso dell'archeologia durante il sec. XIX. Il M. scrisse anche la storia dell'Istituto archeologico germanico a Roma (Berlino 1879).
Bibl.: K. J. Trübner, A. M. zum Gedächtnis, Strasburgo 1913.