ADONAI (ebraico 'Ădhünāy; i Settanta in Giudici, XIII, 8, XVI, 28 'Αδωναῖε)
Voce usata esclusivamente come appellativo di Dio. Essendo essa composta dal sostantivo 'ādhün "signore", al plurale, aumentato del suffisso pronominale di prima persona, significherebbe "Signore mio" (astraendo dalla forma plurale del sostantivo che è variamente interpretata); se non che in pratica doveva equivalere soltanto a "Signore", essendosi perduta l'efficacia del suffisso pronominale (cfr. il francese monsieur). È regola generale per i Settanta rendere questo nome con Κύριος, e per la Vulgata con Dominus. Infatti, non volendosi profferire il sacro nome divino nella lettura delle Scritture, in luogo di questo, scritto YHWH (da leggersi quasi certamente Yahweh), si pronunciò Adonai. Più tardi, i Masoreti che apposero le vocali all'antico testo consonantico ebraico, diedero a YHWH, invece delle vocali sue proprie, quelle di Adonai. Quindi YHWH era ed è letto nelle sinagoghe Adonai, secondo le vocali che vi si trovano aggiunte. Leggendo invece come sta scritto, comprese le consonanti, si avrebbe Yĕhowāh; (Carducci: Geova) che è lettura ibrida e falsa. Quando poi a YHWH segue nel testo consonantico il nome di Adonai, i Masoreti diedero al primo le vocali di 'Elohîm "Dio". Per il nome personale ineffabile di Dio cfr. Esodo, VI, 3; III, 14. La Vulgata ha Adonai anche in Giuditta, XVI, 16, ma senza nessuna corrispondenza nel testo greco (v. anche ebrei: religione).