ADONIDE (dal gr. "Αδωνιζ "Adone"; latino scientifico Adonis, fr. adonide, bel-argus, sp. adonidas, ted. Adonis, ingl. Pheasant's eye)
Genere della famiglia delle Ranunculacee (tribù delle Anemonee), caratterizzato dai fiori con sepali caduchi, con 3-15 petali e con i carpelli numerosi, strettamente disposti a spiga.
La specie più importante è l'Adonis vernalis L., pianta erbacea vivace che vive in alcune località della Francia, in Svizzera, in Boemia e nella Russia meridionale; in Italia si trova in alcune località del Friuli e dell'Istria; ha un rizoma da cui parte un fusto di 1-3 dm., munito di catafilli alla base; le foglie caulinari sono ripetutamente pennatopartite con lacinie lineari; i fiori sono terminali, solitarî, grandi, con petali di color giallo; gli achenî biancopubescenti, hanno un rostro uncinato liscio. Si usa tutta la pianta, fiorita; è inodora, di sapore amaro e contiene un glucoside, scoperto dal Cervello e da lui chiamato adonidina (v.).
Altre specie sono: A. aestivalis L., frequente nei luoghi marittimi e campestri dell'Europa, con i fiori piccoli, a petali color rosso fuoco, rosso citrino o giallo (var. citrinus) con macchia porporina alla base e con gli achenî muniti di rostro e forniti di una gibbosità nel margine superiore; A. autumnalis L. anch'esso comune nei luoghi erbosi, con i fiori di color porporino scuro o rossastro e con gli achenî rostrati privi di qualsiasi gibbosità; A. cupaniana Guss. (A. microcarpa DC.) dell'Italia meridionale e della Sicilia con fiori rossi o giallo citrini ed achenî reticolato-alveolati con lungo rostro munito di un dente ottuso alla base del margine intiero; A. amurensis Reg. e Radl. della Manciuria e del Giappone.
Secondo alcuni autori tutte queste specie contengono l'adonidina e possono essere usate invece dell'A. vernalis; invece, secondo altri, solo l'A. cupaniana contiene l'adonidina, mentre le altre (A. aestivalis, A. autumnalis, A. amurensis) conterrebbero solo l'adonina (v. adonidina).
Bibl.: F. Cortesi, Botanica farmaceutica, Torino 1910; Valenti, Cortesi e Carlinfanti, Codice delle piante medicinali, Roma 1925, parte 1ª.