ADONIO (ἀδώνιος)
Versetto o meglio membro dello schema -́ ⌣ ⌣ -́ -, deriva il suo nome da un'invocazione al dio Adone, che era in questo ritmo. Lo troviamo la prima volta nella poesia lesbica, come clausola della strofa saffica. Ma appare anche talvolta come elemento di strofe più complicate, in Pindaro e nei tragici. Seneca l'adopera nelle tragedie, quale clausola non solo della strofa saffica tipica, ma di sistemi di versi saffici endecasillabi (v. saffica, strofa).
Bibl.: Per l'adonio in Pindaro e nei tragici, cfr. Wilamowitz, Griechische Verskunst, Berlino 1921, p. 389, segg., 399, 431. Per l'uso di Seneca cfr. Zambaldi, Metrica greca e latina, Torino 1882, p. 555.