adornamento (addornamento)
In Pg XII 51 addornamento è la collana che Polinice donò a Erifile; in Cv I X 12 e 13 si tratta più genericamente degli adornamenti de l'azzimare e de le vestimenta di una donna. Negli altri casi, tutti del Convivio, a. è sempre riferito alla canzone, per indicare tutto ciò che si ‛ aggiunge ' come " ornamento " o " abbellimento " (cfr. Giacomino Pugliese Morte perché 35; Chiaro Gentil donna 32, Di lungia parte 40): II XI 3 fecila [la ‛ tornata '] quando alcuna cosa in adornamento de la canzone era mestiero a dire; IV III 1 ne la terza [parte] si volge lo parlare a la canzone, ad alcuno adornamento [" aggiunta ", " arricchimento "] di ciò che detto è; XXX 1 de la terza parte... è da ragionare, la quale per tornata di questa canzone fatta fu ad alcuno adornamento; nel senso di " pregio ", in IV XXX 6 Oh quanto e come bello adornamento è questo che ne l'ultimo di questa canzone si dà ad essa, chiamandola amica di quella la cui propria ragione è nel secretissimo della divina mente !
Significato particolare ha la parola nel commento alla canzone Voi che 'ntendendo (Cv II XV 11): Poi quando dice: tu vedrai Di sì alti miracoli adornezza, annunzia che per lei [la donna] si vedranno li adornamenti de li miracoli: e vero dice, ché li adornamenti de le maraviglie è vedere le cagioni di quelle; le quali ella dimostra, sì come nel principio de la Metafisica pare sentire lo Filosofo, dicendo che, per questi adornamenti vedere, cominciaro li uomini ad innamorare di questa donna. Cfr. Arist. Metaph. I II, 982b 12-19 " Nam propter admirari homines nunc et primum incoeperunt philosophari: a principio quidem pauciora dubitabilium mirantes, deinde paulatim procedentes, et de maioribus dubitantes... Qui vero dubitat et admiratur, ignorare videtur. Quare et philomythes, philosophus aliqualiter est. Fabula namque ex miris constituitur ". Il termine indica qui tutti gli elementi esornativi connessi con il ‛ meraviglioso ' (v. anche ABBELLIMENTO; ADORNEZZA).