adozione del figlio del partner
loc. s.le f. Adozione, da parte di uno dei due componenti di una coppia, del figlio del partner, che diventa figlio acquisito.
• La Corte Costituzionale tedesca ha confermato il diritto per le coppie gay di adottare il figlio di uno dei partner. La Corte si è espressa sul caso di una donna lesbica che aveva chiesto in adozione il figlio della compagna. Secondo la Corte, i genitori naturali non avrebbero preminenza rispetto a quelli adottivi e ha anche confermato la costituzionalità della legge tedesca che prevede l’adozione del figlio del partner in quanto padrino o madrina. (Unità, 31 agosto 2009, p. 37) • Resta il nodo politico di un’alleanza con il Ncd, che sul tema dei diritti può trasformarsi in uno scoglio. «Sono negativamente sorpreso da quello che è successo in Senato» fa sapere Ivan Scalfarotto, sottosegretario e paladino dei diritti omosessuali: «Nel testo delle unioni civili è comunque prevista l’adozione del figlio del partner». (Ilario Lombardo, Secolo XIX, 12 marzo 2015, p. 4, Politica) • Non vuole essere una manifestazione politica, ma il Family day è l’occasione per il centrodestra di scendere in piazza a Roma e mostrarsi di nuovo unito. Unito su valori diversi da quelli della legge in discussione in parlamento sulle unioni civili e l’adozione del figlio del partner. (Anna Maria Greco, Giornale, 31 gennaio 2016, p. 2, Il Fatto).
- Composto dal s. f. adozione, dalla prep. del, dal s. m. figlio, dalla prep. del e dal s. m. e f. ingl. partner.
> adozione cogenitoriale, adozione del configlio, adozione del figliastro, affido rafforzato, stepchild adoption.