MITCHELL, Adrian
Poeta, commediografo e romanziere inglese, nato a Londra il 24 ottobre 1932. Compiuti gli studi al Christ Church College di Oxford, ha collaborato a vari giornali (The Oxford Standard, The Daily Mail, The Sun, The Sunday Times, The Guardian). Autore di numerose sceneggiature cinematografiche e televisive (fra cui The tragedy of King Real, 1983) e di adattamenti teatrali (fra cui il Marat-Sade di P. Weiss), ha lavorato con il regista P. Brook, componendo per US (1966) un collage di testi sulla guerra nel Vietnam. Ha scritto commedie nelle quali fa grande uso di canzoni e liriche (Tyger, 1972; Tamburlaine the mad hen, 1972; Man Friday, 1973; Mind your head, 1974), romanzi (If you see me comin', 1962; The bodyguard, 1970; Wartime, 1973) e numerose raccolte di poesie (Out Loud, 1969; Ride the nightmare, 1971; Cease-fire, 1973; The apeman cometh, 1975; For beauty Douglas: collected poems and songs 1953-1979, 1982; On the beach at Cambridge: new poems, 1984; Love songs of world war three, 1989), opere per le quali occupa un posto di assoluto rispetto nel panorama letterario inglese del dopoguerra.
M., che si è autodefinito "Cervello socialista, cuore anarchico, occhi pacifisti, sangue rivoluzionario", è un autore populista e politicizzato, dalla produzione ricca di messaggi radicali, umanitari, pacifisti. La sua vibrante protesta si fa spesso critica indignata e satira graffiante nei confronti delle istituzioni e della politica inglesi, della guerra, delle armi nucleari, dell'industria bellica, della discriminazione razziale, delle diverse forme di repressione. Socialista libertario e pacifista antirepressivo, M. vagheggia e anela a un'utopica fine delle ingiustizie sociali, delle sofferenze e degli orrori. Nelle sue poesie, echi di W. Blake, D. Owen, D.H. Auden ed E. Lear si mescolano con tutta la vasta gamma di ingredienti poetici tipici della poesia orale e persino con tecniche derivate dalla musica rock; la ricerca costante e l'uso di nuove strutture e di nuovi linguaggi obbediscono all'intento coraggioso di abbracciare i due estremi della ricchezza e della varietà poetica e della multiforme realtà quotidiana.
Fra i vari riconoscimenti ricevuti si segnalano in particolare l'Eric Gregory award (1961), il PEN Translation prize (1966), e il Tokyo Festival Television Film award (1971). Dal 1988 è membro della Royal Society of Literature.
Bibl.: A. Thwaite, Poetry today 1960-1973, Londra 1974; R. Oliva, Giovani poeti inglesi, Torino 1976; M. Booth, British poetry 1964-1984, ivi 1985; G. Saddler, A. Mitchell, in Contemporary poets, ivi 19915, pp. 658-660.