Aprà, Adriano
Critico e studioso di cinema, nato a Roma il 18 novembre 1940. La sua attività ha rappresentato un costante punto di riferimento nella critica italiana per la scoperta di nuovi autori e di nuove tendenze del cinema contemporaneo.
Laureatosi in giurisprudenza, si è inizialmente interessato alla critica letteraria e, da giovanissimo, ha iniziato ad appassionarsi al cinema, scoprendo Alfred Hitchcock e Roberto Rossellini e contemporaneamente seguendo il dibattito teorico sulle maggiori riviste cinematografiche. Nel 1960 ha iniziato a scrivere sulla rivista mensile "Filmcritica" (di cui sarà redattore dal gennaio 1964 al febbraio 1966), nel 1966 ha fondato e diretto, fino al 1970, il trimestrale "Cinema & film". Dal 1971 al 1973 ha curato per l'editore Garzanti quattro volumi della collana "Laboratorio" diretta da Pier Paolo Pasolini. È stato critico cinematografico in giornali e riviste come "Avanti!" e "Reset". Attore in Othon (1969) di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, ha anche diretto documentari di montaggio e lungometraggi di finzione. È stato il direttore della Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro dal 1990 al 1998, anno in cui ha iniziato a dirigere la Cineteca nazionale di Roma. Se la sua attività di critico gli ha permesso di sviluppare una continua ricerca sulle teorie del cinema, sulle novità nelle tendenze e nelle tecnologie dell'immagine video e digitale, il suo impegno nell'organizzazione di festival e di rassegne lo ha rivelato promotore di una concezione della critica cinematografica come scoperta, approfondimento e proposta. Negli anni della direzione della Mostra di Pesaro, A. ha costruito un percorso coerente, attento alle cinematografie meno conosciute (sin dalla retrospettiva del 1990 sul cinema iraniano), e al contempo interessato ad autori (João César Monteiro, Robert Kramer, Chris Marker, J.-M. Straub e D. Huillet tra gli altri) capaci di proporre un cinema al di là dei codici prestabiliti. Dagli anni Novanta il suo interesse si è indirizzato verso il cinema della 'non fiction', che rifiuta la facile divisione tra film di finzione e documentario, a favore di una costante contaminazione di codici.
C. Bragaglia, Critica e critiche, Milano 1987, passim; F. Segatori, L'avventura estetica, Filmcritica 1950-1955, Milano 1996, pp. 87-134; L. Pellizzari, Critica alla critica. Contributi a una storia della critica cinematografica italiana, Roma 1999, passim.