CRISTOFOLI, Adriano
Architetto. Nacque a Verona nel 1717, vi morì nel 1788. Studiò sotto varî maestri, indi fu nominato ingegnere militare. Mandato poi a Roma dal suo mecenate marchese G. B. Spolverini perché si perfezionasse nell'architettura civile, ebbe colà compagno di studio l'architetto e pittore Alessandro Pompei che gli divenne amico e sostenitore. Tornato da Roma fece, fra i tanti disegni, quello dell'anfiteatro dell'Arena con piante, fronti spaccati e prospettive, inciso poi da Dionisio Valesi. Ebbe incarico di disegnare il palazzo vescovile per la città di Bergamo, e più tardi (1759) di rifare due archi del ponte Navi. Ingegnere stipendiato per le riparazioni dell'Adige, ebbe inoltre l'importante incarico di fissare i confini fra l'Austria e la repubblica veneta in Cadore e nella Pusteria. Come architetto disegnò altari e chiese e palazzi in Verona e provincia. Fra i palazzi di città è da ricordare il palazzo Fracastoro al Pallone; fra le ville quella dei conti Vigo in Sommacampagna (non ultimata e ora sede municipale). Testimonio della sua valentia è il disegno del portico del Teatro filarmonico da lui costruito soltanto in parte e ora ultimato con qualche modificazione dall'architetto Ettore Fagiuoli: il C. vi risolse genialmente un importante problema estetico.
Bibl.: D. Zannandreis, Le vite dei pittori, scultori e architetti veronesi, pubblicata e corredata di prefazione e due indici da G. Biadego, Verona 1891; M. Tea, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia.