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Lemmi, Adriano

L'Unificazione (2011)
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Lemmi, Adriano


Uomo politico (Livorno 1822 - Firenze 1906). Si dedicò fin da giovanissimo alle attività commerciali. Avvicinatosi agli ideali democratici, all’età di poco più di vent’anni andò in esilio volontario, dapprima a Marsiglia, poi a Malta, in Egitto e infine a Costantinopoli. Nel 1847 conobbe a Londra Mazzini, a cui rimase sempre strettamente legato: due anni dopo lo raggiunse a Roma per contribuire alla difesa della Repubblica; nel 1851, sempre per incarico di Mazzini, prese contatto con Lajos Kossuth, relegato nella fortezza di Kütahja, e lo aiutò a evadere. Tornato a occuparsi con successo delle proprie attività economiche, nel 1857 finanziò la spedizione di Pisacane e contribuì poi allo sviluppo del movimento patriottico di ispirazione democratica, guadagnandosi l’appellativo di «banchiere della rivoluzione italiana». Nel 1860 rientrò definitivamente in Italia, dove ebbe parte nell’organizzazione della spedizione dei Mille. Nei mesi successivi ottenne dal governo sardo e da Garibaldi l’incarico di costruire linee ferroviarie in Toscana e nel Mezzogiorno. In quel periodo strinse ulteriormente i rapporti con il movimento democratico, divenendo una figura di collegamento fra l’ala repubblicana intransigente e la componente di più diretta matrice garibaldina. Nel 1867 aiutò Garibaldi nella preparazione della spedizione di Mentana. Nel 1879 finanziò la nascita del giornale «La Lega della Democrazia» e quattro anni dopo fu tra i promotori del Fascio della democrazia, che si riprometteva di riunire radicali e repubblicani. Nel frattempo aveva aderito alla massoneria e, nel gennaio 1885, venne eletto gran maestro del Grande oriente d’Italia, carica che conservò per dieci anni, cumulandola, dal 1887, con quella di sovrano gran commendatore del rito scozzese. Il legame instaurato con Crispi, tuttavia, gli attirò l’accusa, da cui trasse alimento una vivace fronda interna, di aver trasformato la massoneria in un’organizzazione subalterna al governo. Il coinvolgimento nello scandalo della Banca romana segnò il suo allontanamento dalla scena pubblica.

Vedi anche
massonerìa massonerìa s. f. [abbrev. di frammassoneria, dal fr. franc-maçonnerie, der. di franc-maçon "libero muratore"]. - L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una ... Giuseppe Céneri Céneri, Giuseppe. - Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898); prof. di materie giuridiche all'univ. di Bologna (1853-1888), deputato radicale dal 1869 e senatore dal 1889. Tra le sue opere: Studi di diritto romano. Diritto delle obbligazioni (1856) e Lezioni su temi del ius familiae (1881)... Giacinto Bruzzési Bruzzési ‹-zzési›, Giacinto. - Patriota (Cerveteri 1822 - Milano 1900), volontario nella guerra del 1848, nella difesa di Roma (1849) ottenne una medaglia d'oro al valore. Esule poi in Oriente, servì di tramite tra Mazzini e Kossuth; fu con Garibaldi nel 1859, nella spedizione dei Mille, ad Aspromonte ... Ernesto Nàthan Nàthan, Ernesto. - Uomo politico (Londra 1845 - Roma 1921). Figlio di un tedesco naturalizzato inglese e della pesarese Sara N. Levi, in Italia dal 1859, nel 1871 su invito di Mazzini si trasferì a Roma come amministratore di La Roma del popolo; ottenuta la cittadinanza italiana nel 1888, Nathan, Ernesto ...
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Altri risultati per Lemmi, Adriano
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    Dizionario di Storia (2010)
    Patriota e politico (Livorno 1822-Firenze 1906). Commerciante, nel 1847 conobbe a Londra Mazzini e, due anni dopo, lo raggiunse a Roma per contribuire alla difesa della Repubblica. Coinvolto nel fallito tentativo insurrezionale del 1853, L. riparò in Svizzera, quindi a Costantinopoli. Nel 1857 concorse ...
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    Enciclopedia on line
    Patriota e uomo politico italiano (Livorno 1822 - Firenze 1906); recatosi giovanissimo in volontario esilio, si dedicò al commercio. Nel 1847 conobbe a Londra Mazzini; due anni dopo lo raggiunse a Roma per contribuire alla difesa della repubblica. Nel 1850, su incarico di Mazzini, entrò in contatto ...
  • LEMMI, Adriano
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 64 (2005)
    Fulvio Conti Figlio di Fortunato e di Teresa Merlini, nacque a Livorno il 30 apr. 1822. Seguendo le tracce del padre, facoltoso commerciante, si dedicò anch'egli fin da giovanissimo ai traffici e alle attività commerciali, dapprima a Livorno, quindi a Napoli. Riuscito ad accantonare un modesto capitale ...
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    Enciclopedia Italiana (1933)
    Mario Menghini Patriota e uomo politico, nato a Livorno il 30 aprile 1822, morto a Firenze il 23 marzo 1906. Andato giovanissimo in volontario esilio, dapprima a Marsiglia, poi a Malta e a Costantinopoli, si dedicò al commercio. Nel 1847 fece un viaggio in Francia e in Inghilterra, e a Londra conobbe ...
Vocabolario
adrïano
adriano adrïano agg. [dal lat. Hadrianus o Adrianus, propr. «della città di Adria»], poet. – Del mare Adriatico; adriatico: E Pietro Peccator fu’ ne la casa Di Nostra Donna in sul lito a. (Dante).
lèmme lèmme
lemme lemme lèmme lèmme locuz. avv. [forse lat. sollĕmnis «solenne», con adattamento onomatopeico]. – Adagio adagio, con flemma, pacatamente; si dice soprattutto del movimento, meno com. d’altri atti: se ne veniva avanti lemme lemme; scendeva...
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