TILGHER, Adriano
Critico e filosofo, nato a Resina (Napoli) l'8 gennaio 1887, morto a Roma il 3 novembre 1941. Bibliotecario dell'Alessandrina a Roma, quindi redattore deI quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui, da ultimo, il Popolo di Roma), il T. venne sempre meglio fissando la sua fisionomia di pensatore animato dal bisogno di dare un senso alla vita che, attraversata da forze antagonistiche, sembra non averne nessuno, tentando di individuare il travaglio ideale, morale e religioso della sua generazione. Espressione caratteristica dell'epoca gli parve il teatro di L. Pirandello che, come critico drammatico, interpretò e difese; nel fascismo, cui fu sempre avverso, ravvisò una manifestazione tipica dell'"attivismo" e relativismo contemporanei e nella dominante filosofia idealistica i segni di una deprecata decadenza spirituale.
Critico acuto, sottile analizzatore di situazioni storiche e polemista brillante, il T. sa meglio e più volentieri mettere in evidenza gli aspetti negativi e pessimistici della realtà e della storia (riconoscendo come mitico un concetto del progresso, che si rifiuti di ammettere come altrettanto reale il regresso, la caduta e la colpa), che tentarne una ricostruzione. Non esiste, secondo lui, una scienza morale unica, bensì una pluralità di morali che emergono da un fondo caotico in virtù di un'iniziativa che in parte è creatrice di valori e in parte effetto di coincidenze casuali, anche se fortunate. Si direbbe che in lui riaffiori il dualismo manicheo di bene e di male, ribelle a ogni composizione dialettica propria a ogni comodo, quanto illusorio e superficiale ottimismo.
Scritti principali: Teoria del prammatismo trascendentale, Torino 1915; La crisi mondiale, Bologna 1921; Relativisti contemporanei, Roma 1921; La visione greca della vita, ivi 1922; Studi sul teatro contemporaneo, ivi 1923; Ricognizioni, ivi 1924; La scena e la vita, ivi 1925; Homo faber, ivi 1929; Estetica, ivi 1931; Cristo e noi, Modena 1934; Critica dello storicismo, ivi 1935; Filosofia delle morali, Roma 1937; Moralità, ivi 1938; La filosofia del Leopardi, ivi 1940; Il casualismo critico, ivi 1941; postumi: Mistiche nuove e mistiche antiche; Tempo nostro; Scienza e morale; Diario politico 1937-1941, tutti pubblicati a Roma nel 1946; Pensieri sulla storia, ivi 1948.
Bibl.: E. Buonaiuti, in Nuova Antologia, 16 gennaio 1922; E. Cecchi, in La Tribuna, 6 gennaio 1923; L. Giusso, in L'Italia che scrive, settembre 1930; L. Russo, La critica lett. contemp., II, Bari 1942, pp. 300-24.