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LECOUVREUR, Adrienne

di Alberto Manzi - Enciclopedia Italiana (1933)
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LECOUVREUR, Adrienne

Alberto Manzi

Attrice francese, nata a Damery il 5 aprile 1692, morta a Parigi il 20 marzo 1730. Di umilissima condizione, a una recita del Polyeucte, sentì la vocazione per l'arte teatrale. Riuniti alcuni amici, con la guida dell'attore Legrand costituì una modesta compagnia e recitò in provincia, dove l'accompagnò sempre il più schietto successo. Nel 1717 fu invitata alla Comédie française, ed esordì nella parte di Monime (Mithridate), in Électre, Bérénice, con esito così clamoroso, che un mese dopo veniva accolta come socia. La L. portò alla Comédie una rivoluzione: fino allora si era "cantata" e declamata la tragedia, secondo le tradizioni della Champmeslé e della Duclos; ella invece parlò con l'eloquenza della passione sentita e profonda, con umanità spontanea e vera. Pur non essendo bella, aveva la figura elegante, modi distinti, spirito elevato, intelligenza pronta e vivace. Nella tragedia non ebbe rivali: in Athalie, Iphigénie, Andromaque, Phèdre, ecc., trionfava, e imprimeva un suggello incancellabile nei nuovi lavori: Artémire di Voltaire, Inès de Castro di Lamotte-Houdar, ecc. Nella commedia non fu sempre egualmente grande; ma il pubblico non voleva accorgersene; e a ogni modo ella diede vita, forse più che alla commedia classica, alla nuova: Les jeux de l'amour et du hasard, L'école des pères, ecc. Vivendo d'amore e per l'amore, la L. nel 1726 tutto sacrificò per Maurizio di Sassonia affinché egli riconquistasse la corona di Curlandia: e per lui, forse, diede la vita. Si vuole, infatti, che la duchessa di Bouillon, ritenendola d'ostacolo al suo matrimonio con Maurizio, la facesse avvelenare: da ciò il soggetto dell'Adrienne Lecouvreur di E. Scribe e di E.-W. Legouvé.

Bibl.: Lettres d'A. L., ed. G. Monval, Parigi 1892. Cfr. O. de Gourjault, La famille d'A. L., Parigi 1885; A. Bourgeois, Le comédien Baron, l'abbé d'Allainval et A. L., Parigi 1904; id., Voltaire et A. L.

Vedi anche
Ernest-Wilfrid Legouvé Legouvé ‹lëġuvé›, Ernest-Wilfrid. - Scrittore francese (Parigi 1807 - ivi 1903), figlio di Gabriel. Esordì come poeta (Les morts bizarres, 1832), tentò la via del romanzo (Edith de Felsen, 1840) e conobbe il successo come autore di teatro. Tra i suoi lavori più fortunati: Adrienne Lecouvreur (1849) e ... detto Maresciallo di Sassonia Maurìzio conte di Sassonia Maurìzio conte di Sassonia, detto Maresciallo di Sassonia. - Figlio (Goslar 1696 - Chambord 1750) dell'elettore di Sassonia Federico Augusto I, poi Augusto II re di Polonia, e della contessa Aurora di Königsmarck, fu educato, fin da giovane, alla vita delle armi e combatté, tra il 1709 e il 1717, nelle ... Augustin-Eugène Scribe Scribe ‹skrib›, Augustin-Eugène. - Drammaturgo francese (Parigi 1791 - ivi 1861). Autore dotato di un'abilità virtuosistica nella costruzione dell'intreccio, creatore di un teatro piacevole e coinvolgente, raggiunse il favore del pubblico europeo nel 1815. Scrisse farse (Le secrétaire et le cuisinier, ... François-Marie Arouet detto Voltaire Voltaire ‹voltèer›, François-Marie Arouet detto. - Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri e arguti, accolto presto per le sue doti di spirito ...
Altri risultati per LECOUVREUR, Adrienne
  • Lecouvreur, Adrienne
    Enciclopedia on line
    Attrice (Damery, Marna, 1692 - Parigi 1730); esordì giovanissima nei teatri privati di Parigi; nel 1717 fu chiamata alla Comédie-Française dove la sua arte delicata e la dizione limpida risultarono originali di fronte all'enfatica declamazione tradizionale. Fu ammirata specialmente nelle tragedie di ...
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