AEGYPTUS
Le personificazioni dell'Egitto (v.) hanno inizio su monete del periodo adrianeo. Ae. - il nome è femminile in greco - è rappresentato sotto l'aspetto di figura femminile giacente, coperta di chitone e himàtion, con le spalle appoggiate ad un gran cesto di frutta e spighe, simbolo della fertilità del suolo (Ioseph. Flav., Bellum Iudaicum, ii, 16, 4), un sistro (allusione al culto di Iside che si trova su monete di Alessandria e africane) nella destra, ed un racemo di vite nella sinistra (allusione alle vigne della palude Mareotide: Hor., Car., i, 37, 14). Di fronte alla personificazione è un ibis (Cic., De nat. Deorum, 136, 101; Plin., Nat. hist., x, 75: invocant et Aegyptii ibis suas contra serpentium adventum) talvolta in piedi, talvolta appoggiato ad una cista. Spesso, sugli aurei, un fiore di loto è posto sulla fronte della figura; dietro il cesto, o attorcigliato ad esso, in alcuni esemplari è visibile un serpente.
Una statua di Ae. si trova nel Palazzo dei Conservatori (Roma) tra le figurazioni delle province provenienti dal cosiddetto Hadrianeum: la figura è vestita di un mantello che le avvolge la parte inferiore del corpo, ha i capelli inanellati stretti da una benda e nella mano destra doveva tenere un'insegna, come risulta da un avanzo all'altezza della testa. L'identificazione con Ae. è sostenuta dal Lucas per il vestimento e per il confronto con originali alessandrini, segnito dal Bienkowsky, che vede le caratteristiche egiziane nella forma del viso, e infine dalla Toynbee. (v. Egitto).
Bibl.: Monete adrianee: Mattingly-Sydenham, The Roman Imperial Coinage, II, Londra 1926, p. 374, nn. 296, 297, tavv. XIII, 265, p. 445, 446, nn. 838, 839.
Statua dell'Hadrianeum: H. Lucas, in Jahrbuch, XV, 1900, fig. 67; P. Bienkowsky, De simulacris barbarorum deorum, Cracovia 1900, fig. 67; J. M. C. Toynbee, The Hadrianic School, Cambridge 1934, p. 156, tav. XXXIV.