Vedi AENONA dell'anno: 1958 - 1994
AENONA (v.vol. I, p. 93)
Malgrado non si siano più svolte ad A. (odierna Nin, it. Nona) estese campagne di scavo, sono tuttavia possibili alcune precisazioni. Il sito appare frequentato fin dall'età neolitica, e piuttosto fiorente in età protostorica, quando ebbe ― malgrado si trovasse su un'isola ― fortificazioni analoghe a quelle dei siti liburnici di altura (in croato «gradine»); ma і resti più consistenti sono di epoca romana. Le mura, che si sovrappongono fin dai primi tempi della romanizzazione a quelle protostoriche, sono in opus quadratum, spesse c.a 1,5 m: ricordano quelle più o meno coeve di Asseria, di Nedinum e di altri centri della Liburnia continentale; ne rimangono alcuni tratti sotto la cinta medievale.
L'andamento era irregolare tendente al quadrato; è possibile ricostruire l'aspetto di due porte, la «superiore» (all'inizio del decumano massimo, a N), con un fornice abbastanza stretto fiancheggiato da torri a pianta quadrata; e la «inferiore» (all'inizio del cardo), con arco poggiante su colonne.
All'incrocio fra cardine e decumano era il foro, di cui si conservano solo scarsi tratti di pavimentazione. Sul foro si affacciava un tempio, sul quale fu costruita nel Medioevo una chiesetta dedicata a S. Michele: se ne conservano tuttavia avanzi abbastanza intelligibili, e anche su questi è possibile qualche precisazione. L'edificio è di età flavia (ma esistono anche tracce di una fase precedente) con gradinata di accesso al podio; restano tratti dei muri perimetrali e di grandi frammenti architettonici (cornici, architravi, capitelli, fusti di colonna). Esastilo, con cella tripartita, è certamente da identificare con il Capitolium della città; è il tempio più grande di cui si siano finora identificati і resti nella Dalmazia, anche più grande del Capitolium. di Zara, cui pure per alcuni aspetti sembra ispirarsi.
Si sono rinvenute in città tracce di impianti termali, e ― in diverse zone ― resti di pavimentazioni musive: fra queste ultime una, non lontana dal foro, apparteneva a una ricca domus, e presenta scene di anfiteatro, con raffigurazioni di un reziario, di un mirmillone, di un trace e di altri tipi di gladiatore.
A parte questo, non si può dire molto delle case di abitazione, né di un non meglio precisato moenianum di cui fa cenno un'iscrizione; recentemente però, in scavi presso la chiesetta di Santa Croce, è stata messa in luce parte di un isolato, con alcune tabernae al piano terra e tracce delle vie adiacenti, strette ma provviste di marciapiede.
Per quanto riguarda la scultura, sono da tempo note quattro statue imperiali, di cui una, raffigurante Augusto, sembra ispirata al noto esemplare di Prima Porta: è da precisare che sono in marmo lunense, e che si è ipotizzata una loro provenienza da Aquileia.
Fra le testimonianze di culto, sono da ricordare un'iscrizione di Sabazio, con l'attributo epicorico Iicus; e soprattutto due statue, una acefala di Iside (riconoscibile dal caratteristico nodo nel panneggio), ora a Zagabria, e una di Venus Anzotica. Si tratta di una Venere con Priapo, frutto dell'assimilazione fra la nota divinità romana e un'antica dea liburnica della fecondità.
Nel territorio si trovano necropoli, talvolta con ricchi corredi, nonché resti di ville rustiche e di un acquedotto, abbastanza ben conservato. Fra le testimonianze della senza cristiana, notevole è una basilica cemeteriale, ispirata a modelli ravennati.
Bibl.: Z. Brusić, Istraživanje antičke luke Kod Nina («Le ricerche nell‘antico porto presso Nin»), in Diadora, IV, 1968, pp. 203-210; M. Suić, S. Batović, J. Belošević, Nin. Probierni archeoloških istraživanja («Nin. Problemi degli scavi archeologici»), Zara 1968; B. Ilakovac, Aquaeductus Aenonae, in Radovi-Zadar, XVI-XVII, 1969, p. 265 s.; M. Suić, Antički Nin (Aenona) i njegovi spomenici («Aenona antica e і suoi monumenti»), ibid., pp. 61-104; B. Ilаkovac, Izvještaj o sondažnin radovima u Ninu 1970 («Relazione sui saggi di scavo a Nin, 1970»), in Diadora, V, 1970, pp. 171-176; Š. Batovic, M. Suić, Nin. Provijesni i unjetnicki spomenici («Nin. I suoi monumenti storici e artistici»), Zara 1979.
(M. Suić *)