aerologia
aerologìa [Comp. di aero- e -logia "scienza dell'atmosfera"] [GFS] La parte della fisica dell'atmosfera, oggi parte della meteorologia, che studia i fenomeni atmosferici non influenzati dalle particolarità della superficie terrestre, cioè, in pratica, fra qualche km di quota e i 10÷20 km di quota della tropopausa. Attualmente, l'a. si avvale di aeromobili attrezzati per l'osservazione di fenomeni particolari (per es., cicloni) e anche di misurazioni effettuate durante voli di linea, di palloni sonda equipaggiati con radiosonde (questi sono il mezzo più impiegato per l'affidabilità e la semplicità d'uso), di razzi meteorologici (soprattutto per le quote più alte) e infine di radar e di satelliti meteorologici. Fino all'avvento dei satelliti meteorologici (1960) i sondaggi aerologici mediante palloni con radiosonde hanno costituito l'unico mezzo per osservazioni aerologiche sistematiche; tuttora forniscono i dati più accurati e servono per la taratura dei rilevamenti da satellite. Dagli anni '50 i sondaggi aerologici si effettuano sistematicamente e contemporaneamente in tutto il mondo in circa 500 siti (in Italia: a Roma, Milano, Bologna, Udine, Cagliari, Brindisi, Trapani) alle ore sinottiche 0 e 12 TU. Tali osservazioni consentono il tracciamento di carte delle isobare, dei venti in quota, della temperatura, dell'umidità, ecc., che consentono di conoscere la struttura e la circolazione atmosferica in quota.