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AEROPORTO

di Adolfo CRUGNOLA - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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AEROPORTO (I, pagina 639)

Adolfo CRUGNOLA

Gli aeroporti importanti sono attualmente attrezzati per consentire uno smistamento giornaliero di 50 apparecchi; quelli di nuova costruzione potranno permettere l'arrivo e la partenza di almeno 100 apparecchi al giorno, e si prevede che tale numero sarà presto raddoppiato.

Aeroporti costruiti di recente hanno subito radicali trasformazioni per consentire così un rapido incremento di attività, e molti, dimostratisi insufficienti, sono stati costruiti ex-novo. L'aeroporto di Tempelhof (Berlino), che si sta ricostruendo, prevede un traffico equivalente a quattro volte quello attuale. L'aeroporto della Magliana costituirà il nuovo grandioso aero-idroporto di Roma, in sostituzione di quello del Littorio che ormai è insufficiente, pur essendo stato costruito con le più larghe previsioni allora concepibili.

Le dimensioni dei campi sono state aumentate per permettere arrivi e partenze contemporanee di numerosi apparecchi, e negli aeroporti di maggiore importanza esse sono state portate ai 2000 metri. Si costruiscono piazzali per lo stanziamento dei veicoli e per l'accesso dei viaggiatori, piste per facilitare la partenza, l'atterraggio e il rullaggio degli apparecchi, ecc.

Il fabbricato viaggiatori, detto comunemente aerostazione, offre al turista aereo la possibilità di eseguire rapidamente il disbrigo di tutte le pratiche necessarie per il viaggio, doganali, biglietti, bagagli, cambio di moneta, ecc. Offre, inoltre, la possibilità di una comoda attesa e di ristoro in ampli, modernissimi locali. Oltre a tutti gli uffici, direzione e servizî, società private, dogana, polizia, biglietteria, posta, ecc., tutte le moderne aerostazioni hanno una centrale di assistenza per il volo che consegna ad ogni apparecchio in partenza un bollettino completo con le indicazioni meteorologiche sulla rotta che dovrà percorrere.

Anche le aviorimesse, come normalmente sono chiamati i padiglioni per il ricovero degli apparecchi, hanno parallelamente seguito una evoluzione sia nella tecnica e costruzione sia nelle dimensioni. Il problema dello smistamento degli aerei è stato risolto dando alle aviorimesse la forma planimetrica rettangolare con la possibilità di aprire interamente uno dei lati più lunghi; si ha così una fronte sul campo notevolmente estesa ed una profondità limitata, il che favorisce le manovre di ricovero e di uscita degli aerei. La moderna aviorimessa, sia metallica sia in cemento armato, per le dimensioni considerevoli e per le particolarità costruttive delle strutture, costituisce un complesso tecnicamente ragguardevole.

Le segnalazioni, diurne e notturne, sono state molto semplificate e migliorate; per esse, d'altronde, non si è ancora pervenuti ad una unificazione internazionale. In Italia sono stati aboliti i T d'atterraggio ed è stata adottata la segnalazione, proposta dalla F.A.I., per l'indicazione ai turisti aerei del fabbricato aeroportuale presso il quale devono recarsi per la vidimazione dei documenti di viaggio. Essa consiste in un quadrato di m. 2 di lato, posto a terra in vicinanza del suddetto fabbricato, suddiviso in quattro quadrati di m. 1 di cui due di colore arancione e due neri alternati, e in una freccia arancione alta m. 4, dipinta sul fabbricato e orientata verso il basso.

Maggiore cura è stata data alle segnalazioni notturne, anche in considerazione dell'aumentata attività dei trasporti effettuati nottetempo, specialmente per posta e merci; i segnali attualmente adottati in Italia sono i seguenti:

1. Sugli aeroporti adibiti a voli notturni, la delimitazione viene fatta con lampade elettriche schermate con coppe arancione, o con elementi al neon; in entrambi i casi la distanza fra tali segnali è di circa m. 100. In casi eccezionali si adottano anche lampade portatili a gas acetilene disciolto, elettriche ed a petrolio.

2. La zona di atterraggio viene illuminata con fari a sistema diottrico Fresnel o sistemi combinati catottrici e diottrici.

L' illuminazione viene effettuata o con un faro di grande potenza, con lampade da 20.000 candele, o con diversi fari di piccola potenza, con lampade da 6000 candele circa ognuna, dislocati in batteria. Possono essere alimentati dalla corrente dell'aeroporto o da gruppi elettrogeni mobili autonomi.

3. Gli ostacoli (rimesse, ecc.) vengono segnalati mediante lampade rosse poste sulla loro sommità.

4. I campi vengono individuati di notte mediante gli aerofuochi, che sono fari girevoli montati su apposite torri in traliccio di ferro o su manufatti, che possono emettere gruppi convenzionali di lampi (con un massimo di 4 gruppi). La portata luminosa di questi fari varia da 40 a 60 km. secondo le condizioni atmosferiche. Tali aerofuochi, che hanno una lampada da 3000 candele, dànno due fasci, uno leggermente conico e molto intenso ad esse orizzontale visibile a grande distanza, l'altro a ventaglio verticale, dall'orizzonte allo zenit, di minore intensità e visibile dall'aeroplano quando questo è in vicinanza del campo. Essi distano l'uno dall'altro da 50 a 100 chilometri lungo le rotte aeree.

5. Oltre agli aerofuochi che servono a individuare i campi e per loro mezzo a tracciare la rotta, vi sono altri fanali per individuare le rotte notturne e che vengono interposti agli aerofuochi. Tali fanali hanno una portata minore e sono distanti l'uno dall'altro da 20 a 30 km. e per distinguerli dagli aerofuochi si chiamano aerofanali.

Per i voli notturni degl'idrovolanti, essendosi constatata l'impossibilità di illuminare lo specchio d'acqua, si usano sistemi per indicare ai piloti la superficie dell'acqua che sarebbe altrimenti difficile ad individuare.

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