Aeroporto
Negli ultimi anni del 20° sec. e nei primi del nuovo millennio il traffico aereo complessivamente ha continuato a crescere, nonostante temporanee contrazioni verificatesi soprattutto in conseguenza di gravi eventi terroristici. Nell'insieme, il numero dei grandi a., soprattutto di quelli aperti al traffico internazionale (ancor più se intercontinentale), continua a mantenersi stabile, ma tali a. subiscono frequenti interventi di ampliamento e radicali trasformazioni. Ciò riguarda soprattutto quelli nei quali si concentra il traffico più intenso in assoluto, gli 'aeroporti-hub', nodi primari della rete di servizi e sedi delle maggiori compagnie aeree. Dalle tabelle 1, 2 e 3 che, per i venti principali a. del mondo, contengono dati sul movimento degli aerei, sul numero dei passeggeri e sulla quantità di merci e posta, all'inizio, alla metà circa e alla fine del periodo considerato (1989-2004), si evince l'esistenza di tre macroaree di traffico aereo: la nordamericana (Stati Uniti e Canada, quest'ultimo, peraltro, rappresentato da un solo grande a., quello di Toronto), la europeo-occidentale e quella dell'Estremo Oriente.
La preponderanza nordamericana permane indiscussa, ma alquanto ridimensionata, perché nel 2004 i grandi a. statunitensi erano poco più della metà del totale e non più i quasi tre quarti del 1989 e neppure i circa due terzi del 1997. Altri elementi interessanti che emergono dalla lettura comparata delle tre tabelle sono: la tendenza al netto predominio di un singolo a. nelle metropoli che ne hanno diversi (New York, Londra, Parigi); la conquista, per quanto riguarda il movimento passeggeri, di buone posizioni da parte di alcuni a. europei (Londra Heathrow, Parigi Charles De Gaulle, quelli di Francoforte, di Amsterdam e, da qualche tempo, di Madrid); la comparsa e l'affermazione, specialmente per quel che attiene al movimento mercantile, di alcuni a. estremo-orientali, risultato della crescita economica straordinariamente rapida di numerosi Stati della macroarea Asia-Pacifico, prima dei Newly Industrialization Countries (NICs) e successivamente della Cina.
Gli a. italiani ammontano a sessanta circa, ma soltanto una decina di essi supera almeno i 20 milioni di passeggeri: i due romani, i due milanesi, Napoli, Venezia, Catania, Cagliari, Torino, Verona. Solo gli aeroporti-hub di Roma Fiumicino e Milano Malpensa (ampliato e totalmente ristrutturato negli anni Novanta) sono d'importanza intercontinentale, ma nessuno raggiunge i numeri di quelli inseriti nelle tabelle.