AETION (᾿Αετίων)
2°. - Il nome, in genitivo, si trova su una corniola della collezione Devonshire, accanto ad una testa barbata con berretto frigio. Nonostante i dubbi avanzati sulla sua autenticità, la gemma si può ritenere antica, e il tratto fluido e delicato dell'incisione, insieme ad altre analogie stilistiche, la può far risalire sino al IV sec. a. C. Dubbi più fondati sono nati per l'iscrizione, che è stata ritenuta un'aggiunta erudita di età moderna, forse del sec. XVI, apposta allo scopo di far riconoscere, nel personaggio effigiato, il padre di Andromaca, il cui nome era appunto Aetion. Ma poiché in tal caso sarebbe strano l'uso del genitivo, altri hanno formulato l'ipotesi che il nome indichi l'antico proprietario della gemma o, meno probabilmente, l'incisore.
Le altre gemme col nome A. sono ritenute concordemente false.
Bibl: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 450, 460, 537-539; A. Furtwängler, in Jahrbuch, III, 1888, tav. XI, 12; IV, 1889, p. 67 (= Kleine Schriften, II, 1913, p. 269 ss., tav. XXVIII, 12); O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, I, c. 700, s. v., n. 2; E. Pernice, in Thieme-Becker, I, p. 106, s. v.