AETOS (ἀετός, propriamente "aquila": o anche ἀέτωμα, aëtüma)
È il fastigio, di schema triangolare, delle due fronti degli edifizî architettonici, specialmente dei templi: cioè il frontone. La parola deriva dalla figura di un'aquila con le ali spiegate: e a tale immagine allude Pindaro (Olymp., XIII, 21), nell'attribuire ai Corinzî l'invenzione, a quanto sembra, della decorazione frontonale: "chi impose sui templi degli dèi il duplice volo del re degli uccelli?". Essendo l'aetós la risultanza necessaria dell'incontro delle due linee oblique degli spioventi del tetto con quella orizzontale della trabeazione, lo schema è comune alle più antiche architetture ionica, corinzia e italica; e non si può, perciò, pensare che ai Corinzi appartenga l'invenzione del frontone. Ma, per il senso che debba esser dato alle parole di Pindaro, per le altre "invenzioni" attribuite dagli antichi ai Corinzî, per la costruzione e per la decorazione delle parti alte del tempio, come, infine, per la genesi dell'aetós e per i suoi più antichi esempî, finora noti, v. frontone.
Bibl.: v., principalmente, K. Bötticher, Die Tektonik der Hellenen, I, 2ª ed., Berlino 1874, pp. 170, 239 segg., 362 segg.