Famiglia di mercanti e banchieri originaria di Cremona, fiorita nei secc. 15º-16º. Giovan Francesco (m. Lisbona 1528), inviato a dirigere la filiale di Lisbona, che s'interessava soprattutto del commercio della canna da zucchero di Madera, appoggiò le prime spedizioni portoghesi nelle Indie, ritraendone privilegi e immensi guadagni. D'interesse storico i suoi dispacci al Senato veneziano attraverso la sede di Cremona della compagnia e la filiale di Venezia. Creata una filiale della ditta ad Anversa, per il commercio, oltre che della canna da zucchero, delle spezie provenienti dal Portogallo, vi mandò a dirigerla il nipote Giovan Carlo (Cremona 1500 - Lierre 1569), sotto la cui direzione, dopo la morte dello zio di cui aveva sposato la figlia Lucrezia, la compagnia raggiunse la massima potenza economica, con filiali attivissime in tutta Europa. Giovan Carlo fu valido fautore di Carlo V, che aiutò, tra l'altro, con ingenti prestiti; ne ottenne in cambio il permesso di acquistare la baronia di Ghistelles (1545), lasciando subito dopo la direzione della compagnia al fratello Giovan Battista (n. Cremona 1500 circa - m. 1576), che ebbe come valido collaboratore il nipote Ippolito. I figli di Giovan Carlo si disinteressarono dell'attività commerciale; il primogenito Giovan Francesco (m. assassinato a Cremona nel 1609) successe al padre nella baronia, poi contea, di Ghistelles e fu creato principe di Hilst (1563). Fece costruire a Cremona (1561-1570) il monumentale palazzo degli A., oggi sede del Museo civico.