affare (sost.)
Francesismo assai diffuso nella poesia e prosa medievali, che compare in componimenti giovanili di D., ma non penetra nella Commedia. Nel significato più comune di " circostanza ", "situazione ", è in Rime LXI 8, e anche in Fiore XIV 9. Più rara l'accezione di Detto 176 che lo me' cor s' abbella / di non le mai affare / tant'ha piacente affare, dove indica l'insieme di qualità di una persona, come, ad es., nella canzone anonima La mia amorosa mente 5-6 " tanto siete avenente / e d'amoroso affare " (Panvini, Rime 541). Nella locuzione d'alto affare di Fiore LXXXI 3 vale " stato, condizione sociale ", " lignaggio " (cfr. la canzone anonima Donna, lo fino amore 27 " Molto ci ha belle donne e d'alto affare ", in Panvini, Rime 498).