AFFUSTO (I, p. 703)
Per artiglierie terrestri. - La evoluzione degli affusti negli anni immediatamente precedenti la seconda Guerra mondiale fu conseguenza delle nuove esigenze dell'artiglieria in relazione ai bersagli da battere e alle necessità di spostamento dei pezzi a forti andature. Così, avendo avuto un grandissimo sviluppo l'artiglieria antiaerea e quella anticarro, si dovettero realizzare affusti a settore di tiro orizzontale di 360° e, per quelli antiaerei, a settore verticale di 90°. L'artiglieria a traino meccanico dovette essere dotata di affusti con sospensioni elastiche o muniti di ruote a pneumatici a grande sezione, oppure di ambedue i dispositivi accoppiati. I Tedeschi prima, e gli altri belligeranti subito dopo, realizzarono affusti semoventi che, per i piccoli calibri, furono corazzati, ed in molti casi, per guadagnar tempo, si ricorse a scafi di carri armati, mentre per le artiglierie di maggiore calibro si adottarono affusti semoventi cingolati, senza corazzatura. Gli affusti delle artiglierie di medio calibro subirono notevoli modifiche essenzialmente per consentire ampî e rapidi movimenti del pezzo in direzione ed in elevazione assicurando sempre la stabilità al tiro.
Un tipo d'affusto noto e largamente sviluppatosi per le esigenze d'impiego dell'artiglieria controaerea fu quello a crociera (fig. 1). Esso permette angoli di direzione di 360° e d'elevazione di 90°. Nel suo insieme non è altro che un affusto a candeliere (A), con sottaffusto reso campale mediante l'impiego di una crociera, la quale ha 4 punti coda (C). La crociera, per il trasporto, viene variamente chiusa per formare il timone di traino (sempre meccanico) e per l'applicazione delle ruote, generalmente gommate. La crociera è collegata ad un rocchio, sul quale viene inchiavardato l'affusto a candeliere. Sull'affusto a candeliere è alloggiato l'affustino (D), che, nella parte inferiore, porta generalmente gli zoccoli e le livelle per il livellamento del pezzo in batteria; per il puntamento in direzione si ricorre a ruote dentate, che ingranano in una vite senza fine; per diminuire l'attrito e rendere il puntamento facile, tra affustino e affusto vengono interposti cuscinetti a rulli. L'affustino ha generalmente la forma di cassetta con le orecchioniere per l'alloggiamento degli orecchioni della culla; per il puntamento in elevazione si ricorre a una ruota dentata (R) solidale con la culla, che ingrana in un rocchetto dentato portato dall'affustino; tra affustino e culla vi sono gli equilibratori, che facilitano il puntamento zenitale del pezzo. La culla è in genere a manicotto, porta gli organi di rinculo con appendice per il collegamento alla bocca da fuoco.
Gli affusti sono muniti anche di organi elettrici per l'asservimento dei pezzi a centrali di tiro.
Affusti speciali hanno le armi contraeree di piccolo calibro (armi automatiche), le quali, pur essendo trainate su ruote, eseguono il tiro senza di esse e sorrette da tre gambe disposte a 120° (fig. 2). Caratteristici di tali affusti sono i congegni di puntamento che debbono permettere rapidissimi spostamenti per seguire il bersaglio aereo a bassa quota.
Gli affusti per armi anticarro sono generalmente a doppia coda, sempre scudati. In qualche esemplare di affusto gli scudi sono costituiti da doppie piastre con intercapedine fra loro (v. anche scudo, in questa Appendice).
Gli Inglesi hanno adottato, per le bocche da fuoco destinate al tiro anticarro, una ruota metallica appoggiata di piatto sul terreno sulla quale rotolano le ruote dell'affusto e che permette rapidi spostamenti in direzione per tutto il settore di 360° (fig. 3). Per le grosse artiglierie campali, allo scopo di ottenere la stabilità al tiro dei complessi è necessario fare in modo che il centro di gravità dell'istallazione sia il più basso possibile, per eliminare lunghezze eccessive di coda. Altro problema da risolvere è quello di permettere forti angoli azimutali per non rendere penoso il servizio del pezzo. Entrambi i problemi sono stati risolti realizzando speciali tipi di affusto.
In essi un organo, sottaffusto, poggia per terra escludendo le ruote. Al sottaffusto sono solidali le due code d'affusto. L'angolo formato fra esse è in genere di circa 60°. Al disopra del sottaffusto vi è l'affustino, che può ruotare sul primo dello stesso angolo di cui sono divaricate le code. La rotazione avviene su cuscinetti a rulli interposti fra sottaffusto e affustino. sulle orecchioniere dell'affustino poggiano gli orecchioni della culla, che porta l'arco dentato di elevazione che ingrana in un rocchetto dentato solidale con l'affustino. Il puntamento in elevazione del pezzo è agevolato da equilibatori. La culla porta gli organi elastici, freno e ricuperatore; il freno è quasi sempre a rinculo variabile (con l'elevazione). Con un'installazione simile si possono realizzare i 360° di angolo di direzione: per i grandi spostamenti si disotterrano i vomeri delle due code, ed agendo sulle code, si ruota l'intera installazione, perno la parte inferiore del sottaffusto che poggia per terra; per angoli di direzione minori di 60° si agisce normalmente al congegno relativo: si ruota cioè l'affustino rispetto al sottaffusto. Il trasporto è fatto a più vetture: vettura affusto (fig. 4) e vettura bocca da fuoco (fig. 5); la prima si realizza facilmente chiudendo le code e munendo il sottaffusto di ruote, generalmente gommate, la seconda montando la bocca da fuoco su apposito carrello munito di ruote. Le due vetture debbono avere pressappoco lo stesso peso, per utilizzare un unico tipo di mezzo di trasporto, che è sempre meccanico.
Per artiglierie navali. - Negli affusti per artiglierie navali non si sono avuti sostanziali modifiche (v. artiglieria, IV, p. 726 segg.) per quanto riguarda la loro struttura; si sono avuti invece perfezionamenti nella meccanizzazione - mediante l'impiego di energia elettrica, idraulica o pneumatica - dei servizî, con particolare riguardo al rifornimento delle munizioni ed al caricamento in modo tale da consentire una sempre maggiore celerità di tiro (v. anche artiglieria).
Nelle artiglierie contraeree, per rendere la punteria possibile malgrado le oscillazioni della piattaforma provocate dal movimento ondoso, sono stati ideati speciali affusti a quattro assi (asse degli orecchioni o di elevazione - asse di brandeggio - asse di antibeccheggio - asse di antirollio) (v. fig. 6). Speciali apparecchiature per la stabilizzazione della punteria imprimono tempestivamente ed automaticamente all'affusto dei movimenti, attorno ai due assi di antibeccheggio e di antirollio (a-a e b-b della fig. 6), eguali e contrarî a quelli della nave in modo che l'asse di brandeggio rimane sempre verticale e, di conseguenza, l'asse degli orecchioni sempre orizzontale. Per motivo di peso e di ingombro tale tipo di affusto può essere adottato solo per i piccoli calibri.
Per l'installazione delle mitragliere controaeree si sono avuti affusti multipli (binati, quadrupli, anche sestupli; v. mitragliatrice, in questa App.), di struttura organica concettualmente non differente da quelle delle artiglierie navali.
Sui sommergibili gli affusti sono costruiti e sistemati con particolari accorgimenti tecnici, per ovviare il contatto diretto del materiale con l'acqua durante le immersioni e consentire il pronto impiego dell'arma all'atto dell'emersione: in particolare per le mitragliere si hanno affusto a scomparsa in sistemazioni tali che tutto l'affusto scorre verticalmente, mediante manovra idraulica o idropneumatica, entro un cilindro a tenuta stagna, munito superiormente di apposito portello di chiusura, cilindro nel quale l'arma trova alloggio durante le immersioni.