AGARICACEE
. Famiglia di funghi della classe dei Basidiomiceti, caratterizzata da un corpo fruttifero a forma di cappello fornito di gambo centrale o laterale, e, nella sua parte inferiore, di numerose lamelle irradianti dal gambo stesso. Allo stato giovanile, in molte specie ha forma ovoide, ed è circondato da un invoglio membranaceo (velum generale) che con l'accrescimento del fungo viene a rompersi: una parte resta aderente alla base del gambo (volva) ed una parte, sotto forma di placche o di verruche può restare attaccata al cappello. Il margine di questo è da principio unito al gambo per mezzo di altra membrana (velum partiale) che staccandosi rimane, come flaccido anello (annulum), attorno al gambo. Le lamelle sono rivestite su ciascuna delle due faccie dallo strato sporigeno (hymenium) con cellule fertili (basidia) producenti quattro spore, altre sterili (paraphysis) e certe ife allungate e a membrana ispessita (cystidia) di dubbia funzione (fig.1). Le lamelle (fig. 2) sono o tutte eguali, o alcune più lunghe e altre più corte, e rispetto al gambo possono distare più o meno da questo (remotae) o raggiungerlo con porzione assottigliata (adnexae), o con maggior larghezza (adnatae), o lasciare come un seno (sinuatae), o aderirvi con un dente (pemarginata), ovvero scorrere sul gambo siesso (decurrentes).
Secondo il colore delle spore, che viene impartito alle stesse lamelle, le Agaricacee vengono suddivise in Leucosporee, Rodosporee, Olrosporee e Melanosporee. Particolarità di struttura delle spore, oltre il loro colore, forniscono i principali caratteri che servono per la distinzione dei generi e delle specie.
Le Agaricacee comprendono un numero rilevante di specie, per solito carnose, delle quali alcune servono all'alimentazione dell'uomo; ma altre sono, per i loro principî attivi, velenose e causa frequente di luttuosi accidenti. Crescono comunemente nel terriccio dei boschi o nei prati umidi, ovvero contraggono vita parassitaria su piante superiori determinando carie o marciume delle radici o del tronco.