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AGATHANOR

di P. Orlandini - Enciclopedia dell' Arte Antica (1958)
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AGATHANOR (᾿Αγαϑανωρ)

P. Orlandini

Scultore in marmo e ceroplasta ateniese, probabilmente meteco, del demo di Alopeke. Il suo nome è menzionato tre volte nei rendiconti del 408-407 a. C. pertinenti alla decorazione dell'Eretteo. Infatti egli fu l'esecutore materiale di alcune figure del fregio (per una spesa totale di 240 dracme) e, precisamente, di due figure femminili e di una pariglia di muli aggiogati a un carro; quest'ultimo è opera di un altro artigiano. Alcuni al posto del duale το γυνα]ῖκε leggono τὸ γύνα]ιον nel senso di ancella, ma con minor verisimiglianza. Il La Coste-Messelière ritiene che la ripartizione fra due artisti diversi dell'esecuzione del carro e dei muli dipendesse dal fatto che la pariglia era forse lavorata in metallo e aggiunta dopo l'esecuzione delle altre parti in marmo. Come ceroplasta A. ricevette 8 dracme per il modello in cera di un motivo decorativo a forma di acanto destinato al cassettonato del soffitto.

Bibl.: I.G., I, (2), pp. 254, 369, 374 (31); E. Loewy, I.G.B., p. 526; W. Amelung, in Thieme-Becker, I, s. v. (con bibl. preced.); K. Weissmann, Beiträge zur Erklärung und Beurteilung griech. Kunstwerke, I, Schweinfurt 1903, p. 345; P. La Coste-Messelière, in Bull. Corr. Hell, XLVIII, 1924, p. 329; Stevens, Fowler, ecc., The erechtheum, Cambridge (Mass.) 1927, pp. 389, 395, 401, 407, 414; Ch. Picard, Manuel, II, pp. 527, 758, 759.

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