AGATI
Famiglia pistoiese di organari. Fondatore della fabbrica fu Pietro A., nato nel 1735 e formatosi alla scuola del bolognese Filippo Gatti. Questi dati, sinora ignoti, risultano da un'iscrizione dell'organo della cappella del Collegio di S. Maria del Baraccano in Bologna, strumento costruito dall'A. e tuttora esistente: "Pietro Agati Pistoiese d'Anni 23: fece quest'Organo Seconda sua operazione in Bologna, con la direzione di me Filippo Gatti suo Maestro. L'Anno 1758". La fabbrica impiantata dall'A. a Pistoia conservò nome ed attività sin quasi alla fine del sec. XIX.
A Pietro successe nella direzione il figlio Giosuè, che fu il vero animatore della fabbrica, di cui intensificò e perfezionò la produzione.
Nel 1836 la costruzione di un la chiesa di S. Teresa a Torino gli procurò vari consensi e la protezione dei reali di Sardegna, che gli commisero, nel 1843, la costruzione di un organo simile per l'abbazia cisterciense di Altacomba.Passata ai successori Antonio e Nicomede A., la fabbrica continuò ad essere attivissima per tutto il sec. XIX, fornendo strumenti anche all'Egitto e al Cile
Particolare menzione merita l'organo di Gavinana (S. Marcello Pistoiese), a tre manuali, esempio inconsueto nell'arte organaria italiana ottocentesca. Di notevole efficacia sono negli strumenti Agati, secondo E. Pucci, i registri ad ancia, mentre i ripieni manifestano, in generale, una certa debolezza rispetto all'insieme.
Verso la fine del sec. XIX, per iniziativa di Nicomede A. e Filippo Tronci, le due ditte pistoiesi A. e Tronci si fusero.
Appartenne a questa famiglia l'architetto Luca A. che appunto a Pistoia nel 1844 costruì il palazzo Agati.
Bibl.: O. Gervasoni, Nuova teoria di musica, Parma 1812, p. 51; F. Pucci, Monografia dell'organo e cronologia biografica dei più celebri fabbricanti d'organo toscani e italiani - Cenno storico, Firenze 1880, p. 25; A. Bonuzzi, Saggio di una storia dell'arte organaria in Italia nei tempi moderni, Milano 1889, p. 86; G. Ponsicchi, Memoria sull'organo di S. Verdiano in Castelfiorentino... fabbricato dalla ditta Agati-Tronci di Pistoia, Castelfiorentino 1893, p. 22; A. Montanelli, Organo, Organari ed Organisti, Forlì 1919, p. 15; H. V. Couwenbergh, L'orgue ancien et moderne, Lierre s. d., p. 41. Si badi che J. Guédon, Nouveau manuel complet du facteur d'orgue, I, Paris 1903, p. 466, cita Pietro Agati e Giosuè, ma li ritiene, erroneamente, figli di Filippo Tronci. Per Luca, cfr. G. Tigri, Pistoia e il suo territorio, Pistoia 1854, p. 284.