Scrittore bizantino (Mirina 536 circa - Costantinopoli 582 circa), compose un poema mitologico erotico, Daphniaca (Δαϕνιακά), ora perduto, e una silloge di epigrammi che, insieme con quelli di Paolo Silenziario, furono compresi nell'Antologia di Costantino Cefala. In un'opera storica narrò, continuando Procopio di Cesarea, con retorico decoro più che con conoscenza concreta dei fatti il periodo dal 552 al 558 (cioè le guerre di Narsete).