Vedi Agency for the Prohibition of Nuclear Weapons in Latin America and the Caribbean dell'anno: 2015 - 2016
L’Agenzia per la proibizione delle armi nucleari in America Latina e nei Caraibi (Opanal) nasce con la stipula del Trattato di Tlatelolco per la proibizione delle armi nucleari in America Latina e Caraibi, firmato dai membri fondatori il 14 febbraio 1967 ed entrato in vigore nell’aprile 1969. Ai 21 membri originari si sono poi aggiunti altri 12 stati, l’ultimo dei quali – Cuba – ha ratificato il Trattato nel 2002.
Le principali finalità stabilite dagli stati membri nei 32 articoli del Trattato sono: assicurare l’assenza di armi nucleari nella zona di applicazione definita dal Trattato – ovvero il complesso dei territori degli stati membri – contribuire alla non proliferazione nucleare, promuovere il disarmo e impedire l’uso, la fabbricazione, la produzione, l’acquisto, la verifica e la promozione di armi atomiche. Per garantire il rispetto delle norme del Trattato esiste un sistema di controllo che svolge attività di monitoraggio nei siti di energia nucleare civile.
Il Trattato prevede, inoltre, due protocolli aggiuntivi. Il primo è stato siglato e ratificato dai paesi che de facto o de jure sono internazionalmente responsabili di territori che fanno parte della zona di applicazione del Trattato (Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Usa). Il secondo è stato siglato e ratificato da paesi che, come ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale, detengono armi nucleari (Usa, Francia, Cina, Regno Unito e Russia) e che si impegnano a rispettare il Trattato e a non usare o minacciare di usare armi nucleari contro le parti contraenti dello stesso.
Il Trattato è stato emendato tre volte – nel 1990, 1991 e 1992 – rispettivamente per rinominare l’organismo, per permettere l’adesione del Trattato ai paesi a cui precedentemente era precluso l’ingresso e per assicurare il segreto industriale in materia nucleare dei paesi membri, nonché per stabilire in che modo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea) può intervenire per le ispezioni.
Gli organi principali dell’Opanal sono il Congresso generale, il Consiglio e il segretario generale.
Il Congresso generale si riunisce ogni due anni in sessione ordinaria e, quando ritenuto necessario, in sessione straordinaria. Esso elegge i membri del Consiglio e il segretario generale. Il Congresso, inoltre, autorizza la conclusione degli accordi con i governi e le organizzazioni internazionali, decide il budget finanziario e stabilisce i procedimenti normativi.
Il Consiglio è composto dai rappresentanti di cinque stati membri che si riuniscono ogni due mesi e che rimangono in carica per quattro anni. Attualmente tale organo è composto dai rappresentanti di Brasile, Guatemala, Messico, Paraguay e Perù. La principale mansione del Consiglio è quella di garantire il funzionamento del sistema di controllo per il rispetto del Trattato di Tlatelolco, in accordo alle decisioni prese dal Congresso generale.
Tale funzione è anche il principale impegno del segretario generale, che è la più alta carica amministrativa dell’Opanal. Il segretario non può avere nazionalità del paese che ospita la sede dell’organismo (Messico), è eletto per un periodo di quattro anni, può essere rieletto una sola volta e può essere rimosso dal Congresso generale. Presiede, inoltre, tutte le riunioni del Consiglio e del Congresso.
Antigua e Barbuda, Argentina, Bahamas, Barbados, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Dominica, Ecuador, El Salvador, Grenada, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Saint Lucia, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Trinidad e Tobago, Uruguay e Venezuela.