agenzìe fotogràfiche locuz. sost. f. pl
Con la rivoluzione apportata dalla diffusione della tecnologia digitale e in seguito alla globalizzazione dell’informazione, il sistema mediatico della comunicazione ha conosciuto profondi cambiamenti che interessano anche la pratica fotogiornalistica nel suo complesso: in tale ambito, anche le a. f. hanno mutato il proprio ruolo all’interno dei contesti di produzione, ricezione e diffusione del prodotto fotografico. Al panorama diversificato costituito dalla presenza di piccole e medie agenzie attive a livello nazionale e internazionale si va infatti sostituendo un nuovo contesto caratterizzato dalla graduale estromissione di queste realtà, destinate spesso alla chiusura o all’acquisizione da parte di grandi imprese private, secondo una tendenza iniziata negli ultimi decenni del Novecento e proseguita in età contemporanea; ricordiamo in particolare il caso della francese Sygma, che è stata rilevata nel 1999 sull’orlo del fallimento da Corbis, fondata da Bill Gates e proprietaria anche dell’archivio dell’agenzia Gamma. Società come Getty Images, Hachette e Corbis sono così diventate di fatto tra le maggiori depositarie della memoria fotografica collettiva grazie all’acquisto degli archivi di proprietà delle vecchie agenzie e si sono imposte allo stesso tempo sul mercato come i principali fornitori di immagini per gli organi dell’informazione, anche grazie a una distribuzione offerta a prezzi estremamente contenuti e vantaggiosi che incontra le esigenze dei giornali, costretti dalla crisi generale dell’editoria a operare drastici tagli alla spesa per l’acquisto delle fotografie. Le agenzie cablate come Reuters, Associated press (AP) e Agence France presse (AFP) mantengono d’altra parte un buon grado di competitività sul mercato, dimostrando capacità di adattamento alle nuove tecnologie: la possibilità di realizzare una rapida trasmissione dei servizi fotografici è uno dei fattori che contribuiscono ad assicurare loro una posizione egemonica per quanto concerne la copertura mediatica dei grandi eventi (per es. nel caso degli attentati dell’11 settembre 2001 la maggioranza della stampa statunitense si è servita delle immagini diffuse da Associated press, presenti i modo considerevole anche sulle testate internazionali). Sul versante opposto, l’incapacità da parte delle realtà più piccole di affrontare efficacemente la concorrenza ne determina il tracollo, a cui contribuiscono diversi fattori tra cui la crescente disponibilità di immagini anche di natura amatoriale, facilmente reperibili sul web, e la difficoltà di affrontare il delicato passaggio dal sistema analogico a quello digitale, sullo sfondo di una diffusa crisi economica. Esemplare in Italia il caso di Grazia Neri, costretta a chiudere nel 2009, mentre anche le grandi agenzie come Magnum hanno dovuto affrontare un ridimensionamento. La ricerca di nuovi sbocchi professionali favorisce in molti casi l’affermarsi di una forte tendenza autoriale, mentre assistiamo alla nascita di nuove realtà, come le agenzie VII e Noor, che scelgono il mantenimento di uno sguardo indipendente nella trattazione di tematiche di spiccato interesse sociale.