QUALIFICATIVI, AGGETTIVI
Gli aggettivi qualificativi sono aggettivi che indicano una qualità del nome a cui sono riferiti
Ho comprato una bella casa
Luigi è un amico sincero
A questa categoria appartengono anche gli aggettivi di relazione, che esprimono una relazione immediata con il nome da cui derivano
spagnolo (= relativo alla Spagna), manzoniano (= relativo a Manzoni), sciistico (= relativo allo sci)
Gli aggettivi di relazione si formano con l’uso dei ➔suffissi, che vanno ad aggiungersi alla base, ma in alcuni casi si formano da una base diversa, di origine greca o latina
cardiaco (= relativo al cuore; dal greco kardìa)
ippico (= relativo al cavallo; dal greco hippòs)
caseario (= relativo al formaggio; dal latino caseum)
bellico (= relativo alla guerra; dal latino bellum)
Da una base diversa dal nome a cui si riferiscono si formano spesso gli aggettivi che indicano gli abitanti di un luogo (chiamati anche aggettivi etnici)
nisseni (= abitanti di Caltanissetta; dal greco Nyssa)
eporediesi (= abitanti di Ivrea; dal latino Eporedia)
monregalesi (= abitanti di Mondovì dal latino Mons Regalis)
Gli aggettivi qualificativi sono collocati di solito dopo il nome a cui si riferiscono
una casa rossa, un vino frizzante, un libro piacevole
questa posizione è obbligatoria se si tratta di un aggettivo di relazione
un film americano, l’opera dantesca, un paese piemontese
In molte circostanze la posposizione dell’aggettivo indica una certa oggettività del dato
Aveva i capelli neri
Siamo entrati in una stanza buia
mentre l’anteposizione indica una soggettività di vario tipo
Stava facendo strani discorsi
È un meraviglioso esemplare
Inoltre, molti aggettivi qualificativi cambiano funzione a seconda della posizione rispetto al sostantivo a cui si riferiscono:
– hanno una funzione restrittiva o distintiva, cioè limitano e distinguono all’interno della categoria di appartenenza, quando sono posti dopo il sostantivo
gli amici vecchi (= e non quelli giovani)
– hanno una funzione descrittiva o intensificatrice, cioè forniscono un puro dato oggettivo o lo enfatizzano, quando sono posti prima
i vecchi amici (= di vecchia data)
La contrapposizione risulta particolarmente evidente con alcuni aggettivi
una certa notizia (= indefinita) / una notizia certa (= sicura, e non incerta)
un vero amico (= un amico, e non un nemico) / un amico vero (= sincero, e non falso)
In una serie di due o più aggettivi posposti al nome, di solito compare prima l’aggettivo di relazione e poi l’aggettivo qualificativo semplice
un ordine ministeriale (= aggettivo di relazione) preciso (= aggettivo qualificativo semplice)
È possibile, in alternativa, la sequenza aggettivo qualificativo + nome + aggettivo di relazione
un preciso ordine ministeriale
Se si tratta di due o più aggettivi posposti di valore qualificativo, il secondo ha sempre valore restrittivo
una montagna rocciosa alta (= e non bassa)
Se invece entrambi gli aggettivi hanno valore puramente qualificativo, si deve usare la ➔congiunzione coordinativa o la ➔virgola
una montagna rocciosa e alta
una situazione difficile, spiacevole.
Quando, in una frase, un aggettivo qualifica due o più nomi (legati da una o più congiunzioni o anche per ➔asindeto), ci si regola così per la ➔concordanza:
– se i nomi sono tutti maschili o tutti femminili, l’aggettivo mantiene lo stesso genere e si declina al plurale, per evitare che la caratteristica espressa dall’aggettivo venga attribuita solo all’ultimo dei nomi
Indosso un abito e un cappello neri
Indosso un abito e un cappello nero (farebbe pensare che solo il cappello sia nero)
– se i nomi sono di genere diverso, l’aggettivo si declina al maschile plurale
Questo ragazzo e questa ragazza sono proprio simpatici.