aggravare (aggrevare)
" Render grave ", " appesantire ", " intorpidire ": questo è il significato del verbo (al participio passato in Ugieri Apugliese Umile sono 8) in Pg XIX 11 'l sol conforta / le fredde membra che la morte aggrava. In XV 110 E lui vedea chinarsi, per la morte / che l'aggravava già, inver'la terra, il senso è leggermente diverso, in quanto esprime, forse più che l'effetto derivante da un maggior peso, cioè il curvarsi del corpo (come è generalmente spiegato nei commenti), il suo farsi inerte, il divenire peso morto nel momento del trapasso: così infatti, nella visione estatica degli esempi di mansuetudine, D. vede abbattersi al suolo s. Stefano, sotto il peso delle pietre (cfr. anche Pg XII 30 Vedëa Brïareo... / giacer, da l'altra parte, / grave a la terra per lo mortal gelo).
Secondo alcuni commentatori (Boccaccio, Anonimo, Tommaseo, Fraticelli) un terzo esempio di a. si troverebbe in If VI 86 diverse colpe giù li aggrava al fondo; i più leggono invece grava, che è la forma seguita dal Petrocchi; la diversità di lezione, comunque, non altera il significato del passo. Vedi anche GRAVARE.
Si legge invece ‛ aggrevare ' (da ‛ greve ') in Rime dubbie XXIV 13 non v'aggrevi [" non vi pesi ", " non vi sia di fastidio "] di mandarmi a dire.