aggregato economico
Determinato insieme di beni e servizi (espresso in valore) che entra nel sistema dei conti economici di un Paese secondo la funzione che svolge. Il più importante a. e. di contabilità nazionale è il Prodotto Interno Lordo (➔ PIL). Il PIL, inteso come spesa, è a sua volta composto da vari a. economici. I consumi nazionali di beni e servizi (C) rappresentano un a. e. che comprende le spese complessive per l’acquisto di beni di consumo da parte dell’operatore economico aggregato ‘famiglie’; a essi si aggiungono i consumi delle amministrazioni pubbliche (CG). Nel 2010 i consumi nazionali (C+CG) rappresentano l’81,7% del PIL italiano. Altro a. e. sono gli investimenti fissi lordi (IF, privati e pubblici), a loro volta composti da investimenti netti (2,4% del PIL italiano nel 2010) e ammortamenti (17%), cui si aggiunge la variazione delle scorte (VS, 0,6%). Altro a. e. di contabilità nazionale sono le esportazioni di beni e servizi (X, 26,7% del PIL italiano nel 2008), che comprendono anche gli acquisti sul territorio nazionale dei non residenti, cui vanno sottratte le importazioni (Z, 28,5% del PIL), che comprendono anche le spese per gli acquisti all’estero dei residenti. Vale sempre l’identità di contabilità nazionale per cui il PIL è uguale alla somma di tutte le spese che lo compongono: PIL=(C+CG)+(IF+VS)+(X−Z). Nel conto risorse e impieghi gli a. e. vengono presentati secondo la seguente uguaglianza: PIL+ Z=(C+CG)+(IF+VS)+X. In altri termini, le importazioni vengono aggiunte al PIL dal lato delle risorse, mentre tutte le voci di spesa compaiono dal lato degli impieghi.
Le stesse spese possono essere disaggregate e riaggregate per settori istituzionali, giungendo così ad altri a. e.: il settore famiglie avrà solo le spese per consumi (C), il settore imprese avrà gli investimenti privati, cui si somma la variazione delle scorte (IFP+VS=I), il settore delle amministrazioni pubbliche avrà la spesa pubblica, somma di consumi e investimenti pubblici (CG+ IFG=G) e il settore estero avrà la bilancia delle partite correnti (comprensiva dei servizi), data da X−Z. In definitiva si avrà ancora un’identità: PIL=C+I+G+(X−Z) (➔ anche domanda aggregata; offerta aggregata).