AGIADI (‛Αγιάδαι o ‛Αγίδαι)
Una delle due dinastie dei re spartani (Agìadi ed Euripòntidi). Agide ed Euriponte erano ritenuti figli il primo di Euristene e il secondo di Procle, figlio di Aristodemo, che era ritenuto il quinto discendente di Eracle; ma l'una dinastia si chiamava degli Agiadi, con Agide eroe eponimo, l'altra degli Euripontidi, con Euriponte eroe eponimo. Certo non sembrava regolare che, avendo regnato Euristene e Procle, le dinastie si denominassero dai loro figli, e si comprende che ci si ponesse un problema al quale si cercò di dare una soluzione. Si pensò così che, avendo Euristene e Procle regnato con l'aiuto di stranieri che avevano accolto nella loro terra, si fossero resi impopolari, e quindi non si fosse riconosciuta loro la qualità di arcagheti, cioè àuspici fondatori. La spiegazione dell'eponimia di Agide e di Euriponte va cercata in ciò, che le due dinastie si sono sempre così chiamate prima che si pensasse a connetterle con Eracle. Quando le dinastie spartane furono connesse con Eracle, allora si escogitò il ripiego che Agide ed Euriponte fossero figli di Euristene e Procle. La dinastia degli Agiadi era considerata come più venerata di quella degli Euripontidi; ma in pratica non si può dire che gli Agiadi abbiano avuto a Sparta una posizione di privilegio rispetto agli Euripontidi. Anzi la circostanza che il mitico legislatore Licurgo, ritenuto prima un Agiade, si ritenne in tempi alquanto posteriori un Euripontida, mostra che il prestigio degli Agiadi andò scemando rispetto all'altra dinastia. Diamo qui in ordine discendente l'enumerazione retrospettiva degli Agiadi data da Erodoto: Agide, Echestrato, Labota, Dorisso, Agesilao, Archelao, Teleclo, Alcamene, Polidoro, Euricrate, Anassandro, Euricratida, Leonte, Anassandrida, Leonida. Di questi nomi i primi sei, cioè fino a Teleclo escluso, sono in parte sospetti, come Archelao e Agesilao, in parte difficilmente storici. L'incertezza della lista si rivela anche nell'inserzione di un altro nome tra Agesilao e Archelao, quello di Menelao. Le due case reali regnarono contemporaneamente a Sparta per tutta l'età classica, e solo nel sec. III abbiamo come collega di Cleomene III non un Euripontida, ma un Agiade, il fratello Euclide. Si ristabilì poi la doppia dinastia nella persona di Agesipolide Agiade e Licurgo Euripontida. Ma Agesipolide fu cacciato da Licurgo, e la dinastia fu soppressa, governando, dopo Licurgo, Macanida forse della dinastia degli Euripontidi, in nome del re fanciullo Pelope, e poscia Nabide, anche lui forse, e con maggior probabilità di Macanida, un Euripontida, finché, essendo egli stato trucidato dagli Etoli, Sparta venne a far parte della lega achea.
Fonti: Erodoto, VI, 51; VII, 204; Plutarco, Lis., 24, 30; Agide, 9, Pausania, III, 2; Polibio, IV, 35, 3.
Bibl.: Niese, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss. I, col. 808; Gilbert, Studien zur altspartanischen Geschichte, p. 51; Busolt, Griech. Geschichte, 2ª ed., I, p. 547 seg.; E. Meyer, Geschichte des Altertums, II, p. 358; Beloch, Griechische Geschichte, 2ª edizione, I, i, pp. 218, 255; I, ii; IV, ii, p. 166; Kahrstedt, Griech. Staatsrecht, I, Gottinga 1922, p. 119 segg.; Costanzi, Le costituzioni di Atene e di Sparta, Bari 1927, p. 194; L. Pareti, in Atti dell'Accademia di Torino, XLVI (1911); Niese, Gesch. der griech. und maked. Staaten, II, p. 482.